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Affitti: cedolare secca 10%, agevolazioni per gli inquilini

E’ stato rinnovato l’accordo sugli affitti che risaliva al marzo del 2015. A sottoscrivere l’intesa che avrà una durata triennale, fino al 2021, in Comune con l’assessore Ornella Caprioglio, sono state le organizzazioni sindacali che rappresentano i proprietari e gli inquilini Appc, Confabitare, Confappi, Confedilizia, Uppi, Sicet, Sunia, Uniat.

L’accordo permette di ottenere una serie di agevolazioni per chi stipulerà contratti d’affitto e vuole inoltre favorire l’ampliamento del mercato agli immobili attualmente sfitti e l’accesso alle locazioni ai settori sociali più deboli.

Tra le principali opportunità dei contratti concordati c’è la possibilità di usufruire, per i proprietari, della cedolare secca al solo 10% di tasse sull’affitto, mentre l’inquilino ha la certezza di avvalersi di canoni agevolati senza aumenti per l’intera durata del contratto. Per gli immobili che siano stati sottoposti a importanti ristrutturazioni, anche dal punto di vista energetico, è previsto un meccanismo premiale per poter richiedere un canone maggiorato (l’iniziativa vuole incentivare le ristrutturazioni e la tutela dell’ambiente).

Città divisa in quattro zone

In base all’accordo territoriale, l’intera area comunale viene divisa in quattro zone omogenee, rispettivamente:

A1 Centro Città: Lungo Po, ferrovia, corso Indipendenza, corso Valentino, Lungo Canale Lanza, via S. Anna, piazza Castello;

A2 Area Intermedia: Lungo Po, Nuova Casale sino all’Argine Malpensata, Porta Milano, strada Valenza, Valentino, Priocco, Salita S. Anna, Ronzone;

A3 Area Esterna Periferica Borgata Rolasco - Vialarda - frazione Roncaglia, San Germano - zone collinari al confine comuni di San Giorgio e Rosignano e Area esterna  Periferica;

A4 : tutte le restanti porzioni di territorio, compresi i sobborghi non presenti al punto “A3”.

Per ciascuna area sono state individuate diverse sub fasce, tenuto conto delle tipologie degli appartamenti: per ogni fascia è stato quindi stabilito un valore minimo ed un valore massimo, all’interno dei quali, secondo le caratteristiche dell’unità immobiliare e dell’edificio (dimensione degli alloggi, dotazioni strutturali, pertinenze, manutenzione e superficie, dotazione impianti tecnici ecc.) è concordato tra le parti il canone per il singolo contratto di affitto calmierato, che prevede una durata contrattuale minima di tre anni. I canoni, rispetto all’accordo precedente, sono stati ridotti nell’importo.

Il nuovo accordo prevede inoltre un’attestazione, da parte di almeno un sindacato sottoscrittore, che certifichi che il contratto sia stato stipulato ai sensi dell’accordo stesso.

Contratti di locazione sociale

Per i contratti di locazione sociale rinegoziati si dovrà applicare una riduzione del 10% sul canone annuo già fissato nel precedente contratto e comunque dovrà rimanere all’interno dei valori minimi e massimi. Nel caso di nuovi contratti di locazione, si potrà applicare un canone annuo rimanendo all’interno dei valori minimi e massimi così calcolato: (valore minimo o massimo + eventuali maggiorazioni o elementi) – 20% .


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Silvio Morando

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