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Moncalvese
Niente finanziamenti per il Distretto del Commercio "Cuore del Monferrato"
Il progetto non rientra. nella graduatoria della Regione

Il Distretto del Commercio “Cuore del Monferrato” si è classificato ultimo. Qualche giorno prima di Natale la Regione Piemonte ha pubblicato la graduatoria dei Distretti del Commercio che otterranno i finanziamenti e quelli che non hanno raggiunto il punteggio minimo per essere ammessi. Tra questi, quello con capofila Moncalvo che include 61 comuni del nostro territorio a cavallo tra le province di Asti e Alessandria, arrivato ultimo, con 38 punti su 60 per essere ammessi, perché il progetto non è risultato conforme a ottenere i finanziamenti.
“Grande delusione per lo scarso risultato ma al contempo stupore nell'apprendere che nessuno in provincia di Asti è stato finanziato, ma nemmeno i limitrofi distretti di Trino, Casale e Chivasso hanno raggiunto il punteggio minimo”, commenta il primo cittadino di Moncalvo Christian Orecchia. “Siamo infatti nella stessa posizione di moltissimi altri distretti – prosegue il sindaco aleramico -. Le istanze di contributo ricevute dalla Regione sono state 66, ma la metà dei progetti non è stata finanziata. Mi rattrista riscontrare la scarsa valutazione del progetto presentato, penso sia quindi necessario capire le motivazioni di un così scarso punteggio. Per la stesura del progetto ci siamo affidati ai massimi esperti sulla piazza che fanno capo al gruppo del professor Luca Tamini del Politecnico di Milano. Sono gli stessi che hanno seguito la progettazione di Villafranca e di cinque progetti di distretti lombardi, quattro dei quali sono stati finanziati dalla Regione Lombardia mentre il quinto è stato ammesso, ma non finanziato per mancanza di fondi”.
Il manager del Distretto Corrado Attisani spiega: “stiamo facendo un’analisi oggettiva dell’esito ed abbiamo già chiesto un incontro con la Regione per fare una valutazione ed essere pronti per il futuro con l’uscita dei prossimi bandi”. Prosegue Orecchia: “pensiamo inoltre all’organizzazione di una cabina di regia a inizio anno per decidere quale linea seguire per il 2023 e pianificare alcune attività anche di ricerca fondi. Il lavoro non deve infatti fermarsi, dobbiamo sfruttare le risorse proprie del Distretto per cercare altre linee di finanziamento e partecipare ad altri bandi che possano finanziare degli interventi”. Non si abbatte dunque il sindaco di Moncalvo che conclude: “nel globale sono soddisfatto di come il Distretto sta lavorando, soprattutto dal punto di vista della comunicazione e del marketing territoriale”.
Sono 32 i progetti strategici dei Distretti diffusi e urbani del commercio che la Regione Piemonte finanzia con poco meno di 9 milioni euro. “Si tratta del più grande investimento degli ultimi anni sul commercio di prossimità, un segmento produttivo che costituisce buona parte dell’ossatura economica del Piemonte – commenta il presidente Alberto Cirio -. Abbiamo incrementato da 5 a quasi 9 milioni i sostegni economici e lavoriamo con sindaci e amministratori per rafforzare i sistemi locali che servono anche a riqualificare intere porzioni di territorio”.
La minoranza ha richiesto un Consiglio Comunale aperto
“Non è una bella notizia la bocciatura del finanziamento per il Distretto del commercio di cui siamo capofila. Siamo molto preoccupati per il futuro di questo ente perché il risultato ottenuto pone dei grandi interrogativi”, interviene così la minoranza in Consiglio comunale di Moncalvo in merito alla graduatoria della Regione che ha visto il Distretto del Commercio “Cuore del Monferrato” arrivare ultimo su tutto il Piemonte. “Per questo nelle prossime settimane chiederemo di poterne discutere in un Consiglio Comunale aperto dove vorremmo sentire tutti i soggetti coinvolti nel Distretto. Vogliamo sapere il ruolo Ascom Confcommercio, che ha gestito i Distretti astigiani raccogliendo il pieno di bocciature, e il cui presidente ha già dato la colpa alle diverse amministrazioni comunali. A fronte dei pessimi risultati che ha ottenuto è giunto il momento che il sindaco Orecchia capisca che non è un uomo solo al comando e che la sua (presunta) autosufficienza non porta da nessuna parte”, dice Diego Musumeci. Manca, secondo la minoranza moncalvese, un’anima e un’unica “vision” nel progetto.
“Bisogna ammettere di non aver avuto idee valide – spiegano - e che non serve, come dice il sindaco, essersi appoggiati a un grande professionista milanese se non gli vengono fornite idee, proposte, visioni e anche sogni. Il compito del professionista è di mettere sulla carta ciò che l'amministratore ha in testa”. Cosa resta oggi del Distretto? “Una cartolina promozionale, un sito internet che è arrivato per ultimo e che non è conosciuto da nessuno – conclude Mario Zonca -. E ancora progetti, giusti ma realizzati male come, per esempio, ‘Monstellato’ che invitava a comprare prodotti locali sei giorni prima di Natale quando, probabilmente, tutti avevano già fatto i regali”.
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