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Tredicesima edizione

A Valenza la premiazione del concorso di Sant'Eligio

La promozione dell'arte orafa tra le giovani generazioni

Un momento della cerimonia di premiazione

Palazzo Valentino, sede del Centro Comunale di Cultura, ha ospitato come da copione la cerimonia di premiazione della tredicesima edizione del concorso S. Eligio promosso dalla Confraternita di San Bernardino, con il patrocinio del Comune e rivolto agli istituti di formazione pubblici e privati con indirizzo design orafo (il Santo è patrono degli orafi, nda) e proposto in collaborazione con associazioni e imprese del distretto.

Quest’anno sono tornate ad essere due le sezioni del concorso, oltre a quella dei progetti, anche quella dei manufatti interrotta lo scorso anno a causa delle limitazioni imposte dall’emergenza sanitaria. Alla premiazione sono intervenuti, oltre ai componenti della commissione presieduta da Franco Cantamessa, al priore della confraternita, Renata Boldini, anche le autorità tra cui il sindaco Maurizio Oddone e gli Assessori Alessia Zaio e Paolo Patrucco, e il sacerdote don Santiago Ortiz che ha impartito la benedizione prima della consegna dei riconoscimenti.

Nella sezione manufatti ha prevalso Misia Soldera del For.Al di Valenza davanti a Gaia Medaglia dell’Ipsia ‘G. Marconi’ di Cosenza e a Olga Gutierrez della Scuola Orafa Ambrosiana. Tra le menzioni speciali anche quella a Marta Farrace del For.Al di Valenza e di Nicola Putzolu dell’agenzia formativa Ghirardi di Torino, oltre ad allievi del Federico II Stupor Mundi di Corato e del centro di Produttività Veneto di Vicenza.

Nella sezione dei progetti invece ha prevalso Roberta Di Blasi dell’istituto Harim – Accademia Euromediterranea di Catania, davanti a Vivian Vaccaro, del For.Al, seconda classificata, e Vincenzo Monterone, terzo classificato, del Federico II Stupor Mundi di Corato. In questa sezione le menzioni speciali sono state appannaggio di Elena Smeraglia della Ghirardi e di allievi del liceo artistico ‘Canova’ di Forlì, dell’artistico ‘Perugini’ di Foggia e del ‘Marconi’ di Cosenza. Il premio della giuria è andato invece alle classi 3ªF e 4ªF dell’istituto ‘Luca da Penne Mario dei Fiori’ di Penne.

Finalità del concorso è quella di mantenere vivo il contatto tra le scuole e il mondo orafo e di motivare tutti i concorrenti verso un impegno di ricerca di forme nuove ed originali per progettare e realizzare oggetti preziosi ed è riservato agli studenti delle scuole di ogni ordine e grado, professionali ed accademie.

Come detto in questa edizione sono tornate ad essere due le sezioni del concorso, ovvero progetti e manufatti: il progetto e il manufatto (ogni allievo poteva presentare i propri lavori in entrambe le sezioni) potevano essere interpretati e realizzati con tema e tecnica liberi. I lavori sono stati esposti una settimana alla casa di cultura che ha fatto da cornice anche all’esposizione di una serie di icone ispirate all’arte religiosa bizantina realizzate da Gian Piero Gaudino, orafo, confratello della San Bernardino e commissario nella giuria del concorso. Entrambe le mostre saranno visitabili liberamente dalla cittadinanza.


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Silvio Morando

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