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Chiesa di Santa Caterina
La cupola? Come una farfalla che si staglia nel cielo
A parlare Giovanni Spinoglio, coordinatore della sicurezza sul cantiere

In questi giorni più caotici che si avvicinano alle festività natalizie, a volte basterebbe alzare lo sguardo verso l’alto per capire da quanta Bellezza siamo circondati. Il patrimonio storico e artistico casalese, nell’anno dell’emergenza sanitaria, è riuscito a mostrare il lato migliore di sé.
Nell’anno del decennale dell’Associazione Santa Caterina Onlus, si è riusciti a restituire alla città la maestosità e il fascino della cupola ellittica dell’omonimo capolavoro barocco, sito in piazza Castello. Dopo aver rimosso i ponteggi attorno alla cupola e alla lanterna, si può ammirare anche il tamburo. Lo smontaggio, suddiviso in fasi, livelli e progetti, sembra un’operazione semplice, ma in realtà c’è un complesso lavoro svolto dal coordinatore alla sicurezza de La Fabbrica di Santa Caterina, il geometra Giovanni Spinoglio, presidente del Collegio Geometri di Casale Monferrato e del Comitato Collegi Geometri del Piemonte, insieme alla sua collaboratrice Elisabetta Maiorana. Proprio Spinoglio ci ha accolti al pianoterra della piattaforma che fa salire in quota i professionisti che stanno lavorando per salvaguardare Santa Caterina.
«La sicurezza del cantiere ha costituito un presupposto fondamentale nella progettazione della Fabbrica di Santa Caterina e la metodologia dell’allestimento scelto è il risultato di uno studio dove l’intero staff di progettazione ha affrontato e risolto problematiche di eccezionali complessità. La sicurezza delle maestranze e la necessità del salvaguardia della struttura edilizia sono stati gli elementi che hanno portato alla realizzazione di un torre interna ed esterna di servizio ed un ponteggio multidirezionale elevato sui pilastri della chiesa, opere provvisionali rese complicate dalla forma ellittica, dal ridotto spessore della cupola maggiore e condizionate dalle esigenze di ergonomia dei lavoratori intenti nelle attività di restauro», l’introduzione all’importante tema presente nel cantiere di via Alessandria.
«Dopo che per mesi il grande bozzolo bianco ha nascosto nel suo interno laboriosità e competenza, criticità e soddisfazioni finalmente, con grande orgoglio, quel bozzolo in questi giorni ha iniziato ad aprirsi e a svelare la metamorfosi di quel restauro eccezionale, regalandoci la vista di una architettura bellissima, pronta a stagliarsi elegante nel cielo come una splendida farfalla in grado di offrire a coloro che alzeranno lo sguardo un motivo di orgoglio, un sorriso nel cuore, una speranza nel futuro», il messaggio del geometra Spinoglio. Completata la cupola, il lavoro proseguirà. Santa Caterina Onlus condurrà e finanzierà il restauro agli affreschi interni.
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