La visita di don Luigi Ciotti sabato scorso presso Cascina Abele a Murisengo è tornata ad essere un momento arricchente, ogni volta capace di rinvigorire i cuori e le anime di chi ascolta le sue parole. Giunto per il battesimo di una bimba di poco più di due anni, malgrado l’incalzante agenda carica di impegni (alle ore 17 avrebbe dovuto essere a Fano nelle Marche), presso la “sua” Cascina monferrina, ha potuto rilassarsi e regalare a tutti i presenti oltre un’ora riflessioni, ricordi ed episodi. Nell’occasione ha ricordato come, negli anni ’70, quando giunse a Murisengo per aprire “l’Università di strada”, ovvero la Cascina che avrebbe accolto molti giovani ai margini della società, ci fu una raccolta firme per ostacolare l’avvio della struttura. Trascorsero pochi anni e anche i più ostinati cambiarono idea ed impararono ad apprezzare il lavoro svolto da don Ciotti e dal suo staff. Tra le curiosità ha altresì ricordato come nacque la prima stalla del gruppo a Murisengo. Don Ciotti aveva letto da qualche parte che l’attaccante bianconero Boniperti aveva chiesto all’allora presidente Gianni Agnelli una mucca gravida per ogni goal segnato. La sua richiesta venne accolta e, presto, realizzò il suo sogno di aprire una stalla con le migliori razze prelevate direttamente dai poderi della famiglia Angelli. Prendendo spunto dall’idea di Boniperti, anche don Ciotti fece la stessa richiesta ad Agnelli, accontentandosi di una mucca gravida in dono per ogni scudetto conquistato. Per due anni consecutivi ricevette quanto richiesto e la stalla iniziò ad ingrandirsi. Un anno fu il Torino a donargli una mucca gravida: «Era un po’ zoppa - ha ricordato sorridendo - ma andava bene lo stesso». A fine celebrazione non sono mancati i ringraziamenti ai Lions ed ai Leo Valcerrina per il dono di uno sterilizzatore alla struttura.