A Casale una lapide ricorda il luogo dove sorgevano i cancelli del ghetto
di Alberto Angelino
Mercoledì 27 gennaio il Giorno della Memoria casalese ha visto un’altra significativa cerimonia che ha coinvolto la Comunità e le autorità civili: da questa data una lapide ricorda alla città dove sorgevano i cancelli di quel ghetto che dal 1723 al 1848, salvo l’interruzione del dominio Napoleonico, teneva segregati i cittadini ebrei attorno alla loro sinagoga. Il marmo però ricorda anche come quel luogo, di cui oggi rimane un cardine, fosse anche un punto di contatto tra due mondi diversi, ma partecipi della stessa realtà. Come avviene del resto anche oggi, salvo che oggi il confine non esiste più, e sono i cittadini casalesi di ogni religione ad andare in Sinagoga.
A scoprire l’epigrafe il Sindaco di Casale Titti Palazzetti, alla presenza delle forze dell’ordine, del Vescovo di Casale Alceste Catella, del Presidente della Comunità Giorgio Ottolenghi, dei rappresentanti dell’Anpi e di tante scuole venute a riscoprire un altro angolo della loro storia recuperato alla memoria.