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Sanità

Casa di Cura S.Anna Ravetti: "Sulla riconversione Riboldi non risponde"

I dubbi del consigliere PD sulla riconversione della "clinica"

Così il Vicepresidente del Consiglio Regionale Domenico Ravetti (PD): «Ho posto alcune precise domande relative alla nuova riconversione della Casa di Cura S. Anna di Casale Monferrato: perché la Regione non ha coinvolto il Consiglio regionale, le amministrazioni locali e i vari soggetti interessati? Sulla base di quali elementi e analisi è stata varata la DGR del 25 gennaio 2024, che dispone la riconversione delle attività? Quale è il cronoprogramma? In che modo si pensa di garantire assistenza e cura in ambito psichiatrico e di tutelare i lavoratori coinvolti nella riconversione? In Aula l’assessore Riboldi, anziché rispondere alla mia Interrogazione, ha preferito rimettersi nei panni del Sindaco di Casale Monferrato e buttarla in polemica. Peccato, un’occasione persa. Ora sappiamo solo che la S. Anna potrà erogare attività di degenza per 60 posti letto (ortopedia, chirurgia generale, oculistica e urologia) e attività ambulatoriale (ortopedia, chirurgia, generale, ginecologia, ORL, oculistica e urologia). E che nel territorio dell’Asl AL sono presenti 306 posti letto accreditati di residenzialità psichiatrica. Con questo atteggiamento Riboldi non solo ha mortificato il ruolo e le prerogative dei consiglieri regionali, che vedono eluse le loro domande, ma non ha fornito risposte che interessano pazienti, familiari e lavoratori di quella Casale Monferrato di cui Riboldi dice di essere tutt’ora il “rappresentante”».


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Mario Ronco

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