Francesca Forno scrive rime dantesche... e vince

Premiata nel concorso letterario “S’i fosse Dante”

di Chiara Cane

C’è anche Francesca Forno, insegnante di Lettere del Balbo, tra i vincitori della prima edizione del Concorso Letterario “TuttiScrittori con Dante”, con la poesia “dantesca” ispirata al tema “S’i fossi Dante - vizi e virtù contemporanei”. Un poema che la giovane insegnante originaria di Villadeati ha composto in terzine incatenate riattualizzando, ironicamente, il Sommo Poeta ai giorni nostri.

Il testo della poesia

Questo, il testo del componimento poetico dal titolo “Dell’umana follia - Cantica: Inferno”: «Come i granel di sabbia in un deserto - sì tante son le moderne peccata, e chiare come verbo in libro aperto. Gli iperconnessi, vil razza mal nata, or pria di tutti li altri vo cantando, giacché li veggio in tutta mia giornata. Per strada tutti assorti van chattando giovani e men, ch’è malattia diffusa, “Mi piace” e “Non mi piace” decretando. Rifletter, meditare più non s’usa: fatica e tristo fato par ch’attenda.

Chi de la testa e de l’ingegno abusa. Meglio convien ch’ognun suo tempo spenda a rifinir facebookico sembiante, la vita sua a istoriar come leggenda. È nuova idolatria omai galoppante, che nostra imago salva da l’oblio perfetta di ritocchi ed ammiccante. Ma quel che di potere ha gran disio calpesta l’uomo e all’uom lupo diventa, non teme ch’un bel dì pagherà ‘l fio. Piaga serpeggia - e par ch’egli nol senta - d’un avido egoismo sanza freni: più grave assai d’un morbo striscia lenta, Sì come in tempi pur ancor sereni lo ‘mperador filosofo pensava di peste che spandeva suoi veleni. Ma oggi più che mai siam gente prava che neanche la sua terra più rispetta e de le scorie sue la rende schiava. Di sorti progressive abbiam gran fretta! Di plastica fia intero un continente pria che ciascun di noi giudizio metta».