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Viaggio d'autore al Priocco, alla Furnasetta

Ultimo reperto della Cementeria Marchino-Unicem di Casale Monferrato, la “Furnasetta” è stata preservata dalla riqualificazione completa del quartiere del Priocco negli anni Settanta del Novecento, quando l’ampia superficie della fabbrica, ormai inglobata nella città, venne completamente trasformata in quartiere residenziale. Si tratta di un forno verticale, costruito dal geom. Luigi Marchino nel 1872 per la produzione di calce idraulica, poi adattato nel 1912 alla produzione di cemento Portland naturale con un brevetto dell’ing. Giovanni Sisto Eccettuato. Si presenta come un forno “a tino” in mattoni, con camino unico, alto circa 20 m. Il funzionamento era a marcia continua, progettato per superare gli inconvenienti delle fornaci da calce, riducendo i tempi di esecuzione del processo e aumentando la quantità di clinker prodotto. È costituito, dall’alto in basso, da una bocca di caricamento della marna, una camera di riscaldamento, una camera di raccordo con bocca di caricamento del combustibile, un crogiolo a sezione ellittica e una camera di raffreddamento con al fondo una griglia a barre mobili per togliere il materiale cotto. Il caricamento del combustibile avveniva a strati alternati con la marna, fatta discendere dall’alto con apposito ferro. Gli strati erano generalmente tre o quattro per ogni carica, che avveniva solo dopo aver estratto il cemento cotto dal basso; il processo durava due o tre ore per ogni carica. Il tiraggio era regolato da valvole che aprivano e chiudevano un canale praticato nel diaframma che separava le due camere del camino. La visita consente di apprezzare l’architettura e l’antico ingegnoso sistema di funzionamento, ma anche di conoscere - attraverso l’esposizione di pannelli illustrativi - la principale testimonianza del ricco patrimonio di archeologia industriale del cemento, valorizzato dalla Buzzi Unicem attraverso l’Associazione “Il Cemento nell’identità del Monferrato Casalese”, presieduta da Maria Consolata Buzzi. Sarà aperta per la prima volta con visite guidate (dagli studenti del Liceo Classico Balbo) per le Giornate Fai di primavera (vedi box) presentate ufficialmente martedì a Roma. La presidente de Il cemento Appuntamento mattina con Consolata Buzzi alla Furnasetta, che sarà aperta sabato 25 e domenica 26 marzo per le Giornate FAI di Primavera. Ci accompagnano nella visita Gloria Deambrogio dell’Ufficio comunicazione Buzzi Unicem e il fotografo Loris Barbano. La presidente dell’Associazione “Il Cemento nell’identità del Monferrato Casalese” Consolata Buzzi è convinta che, in una città ricca di chiese importanti e di palazzi nobiliari, questo monumento di archeologia industriale sia uno dei modi per continuare a leggere la storia della città che ha avuto un ruolo rilevante nella produzione industriale. Chiosa: “E’ importante capire che anche questo ormai è storia, non è più attualità, non è più cronaca e neanche fonte di reddito per i cittadini, ma va visto come una testimonianza del lavoro. Per questo la Buzzi Unicem, che è iscritta al FAI da tanti anni, ha avuto la sensibilità di salvare questo edificio privato che potrebbe diventare, insieme ai comuni vicini, il punto di partenza di un turismo culturale: un vero e proprio museo all’aperto, in linea con la prima Giornata del Paesaggio istituita dal Ministero dei beni e delle Attività Culturali e del Turismo e celebrata proprio ieri, 14 marzo, a Roma per promuovere la cultura del paesaggio e sensibilizzare i cittadini sui temi e i valori della salvaguardia del territorio. Nell’area della Furnasetta troverà spazio anche una mostra fotografica dedicata alle fornaci del Monferrato realizzata dalla stessa azienda e da Loris Barbano (‘Il Cemento’). Scorrerà anche un video sulla Furnasetta realizzato da Guido Viale Marchino (con riprese dall’alto). Inoltre c’è la possibilità di un itinerario sul percorso del cemento a Casale (vedi fotonotizia). Come ci anticipa la presidente Buzzi, dietro l’angolo dell’associazione “Il Cemento” ci sarà il recupero del paraboloide in unione col Comune e, pensando alle nuove generazioni, la continua raccolta su supporto informatico tutte le pubblicazioni che si sono succedute sull’argomento nella nostra zona, a partire dagli ultimi anni del 1800.

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Silvio Morando

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