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Tamburello a muro Serie A
Sabato e domenica le semifinali di ritorno del "tambass"
Rocca d'Arazzo e Risate puntano a pareggiare i conti per portare la serie a gara-3

Nelle semifinali di ritorno del campionato di Serie A di tamburello a muro le squadre ospitanti cercano la vittoria per pareggiare i conti e allungare la serie a gara-3 su un campo scelto della meglio classificata nella regular season. Nella sfide di andata è prevalso il fattore campo premiando le formazioni più accreditate: Grazzano e Portacomaro. Si comincia sabato alle ore 16,30 a Rocca d’Arazzo dove sarà, a prescindere, festa grande con l'orgoglio di essere tornati ai play-off dopo 17 anni. L’andata a Portacomaro è andata oltre le attese impegnando fino alla fine la squadra di casa che, con una buona prestazione, è riuscita a tenere a distanza di sicurezza gli ospiti. Ci sono stati un paio di passaggi che, con esito diverso, avrebbero potuto mischiare le carte, segno che la gara, da parte dei rocchesi, con Paolo Berruti e Andrea Prai era stata preparata a puntino con più varianti tattiche per approfittare di eventuali passaggi a vuoto dalla compagine diretta da Andrea Morrone e Maurizio Francia, che alla fine non si sono verificati. Nel ritorno lo scenario cambia, conoscendo il feeling del Rocca con il suo campo sul quale è passato solo l’Azzano in un derby molto sentito con molti ex giocatori super motivati. In campionato finì 16-7, doveva essere la supersfida di Pasquetta, giorno della scomparsa del Papa di origini portacomaresi, e l’incontro slittò al 7 maggio con alcuni giocatori ospiti arrivati all’ultimo momento per problemi di lavorao. In una giornata ventosa inizio equilibrato, poi Elia Volpe e compagni hanno cambiato marcia imponendo la legge del “fusà". Ora ci si aspetta che vengano pareggiati i conti per giocarsi poi il tutto per tutto alla bella al “Beppe Tirone” di Montechiaro, il campo di Davide Tirone che potrebbe dare un indubbio vantaggio ai portacomaresi per ritornare ancora in finale.
Domenica alle ore 16 a Montechiaro il Grazzano potrebbe invece chiudere il discorso-qualificazione concentrandosi poi al collaudo dei campi indiziati per la finale. L’andata è stata senza storia confermando le difficoltà che tutti trovano nella tana dei campionissimi. Al Rilate brucia non tanto la sconfitta facilmente preventivata, ma l’entità della stessa, con soli tre giochi all’attivo che non hanno reso giustizia all’impegno profuso. Se il giorno prima era stato nero per il Cinaglio, avendo perso la finale di Serie D e la retrocessione dalla A, domenica è stato il Rilate a leccarsi le ferite per la mancata promozione in Sserie B con la squadra open per la sconfitta nella finale regionale contro un ottimo Chiusano. Adesso la società si ritrova in mezzo al guado in quanto prevedeva di concentrare le risorse sulla squadra a libero pur non escludendo i margini per un ripescaggio, essendoci sempre qualche squadra rinunciataria in quanto, nel frattempo, sul versante del Muro alcuni giocatori si sono già accasati altrove. Le premesse per un grande match ci sono tutte, con un lieve vantaggio nei pronostici per la vittoria del Grazzano su un campo in cui gioca molto bene, ma ci si aspetta un Rilate completamente diverso avendo, nelle giornate migliori, picchi di grande qualità. In campionato fu un pareggio pirotecnico in una gara dai tanti volti. All'inizio sembrava tutto facile per i montechiaresi, poi il Grazzano - in formazione d’emergenza senza Alessio Olivieri ed Emanuel Monzeglio, puntando sul battitore locale Samuele Carpignano - ha rischiato di vincere, avanti 15-13 fino al pari all’ultima pallina che ha accontentatoa tutti. In mezzo ha giostrato Mattia Musso, l’uomo del giorno domenica dove da terzino a muro ha realizzato una grande quantità di quindici. Il papà Pierluigi, sindaco Settime, è un dirigente del Rilate, la mamma Marta è la speaker, un bel connubio tra rivalità e collaborazione. Il Grazzano guarda lontano sognando una doppietta come quella del 2014 con i titoli di Serie A e C. L’esperta squadra “minore” con le vecchie glorie Piero Redoglia, Stefano Panzini, Luigino Materozzi, Daniele Cestari, Pietro Giroldo ha nel mirino la finale di Treia (MC) del 6-7 ottobre. Con mestiere si sono classificati nella posizione migliore, il 5° posto con il primo ostacolo il 7 settembre costituito dal non irresistibile Castell’Alfero; l’altro incrocio è Portacomaro-Montechiaro. Finale regionale domenica 28 settembre a Moncalvo. Il giorno prima il "Roberto Carni" ospiterà anche la finalissima di Serie B. Le semifinali sabato 7 settembre: Casa Paletti-Basaluzzo e Camerano-Calliano Fassa. Ritorno il 14 settembre, eventuali spareggi il 21 settembre in campo neutro.
Serie A a muro, ritorno semifinali: sabato 26 luglio ore 16,30 Rocca-Portacomaro (andata 10-16); domenica 27 ore 16 Rilate Montechiaro-Grazzano (andata 3-16).