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Al Castello del Monferrato
Anteprima Grignolino? Buona la prima!
Nello scorso weekend a Casale

“Buona la prima!”. Questo, il commento a caldo e condiviso a conclusione del debutto di Anteprima Grignolino&Co. portato in scena lo scorso fine settimana al Castello di Casale Monferrato su organizzazione del Consorzio di tutela vini Colline del Monferrato Casalese in collaborazione con Go-Wine.
Una due giorni enoica dal taglio culturale, scientifico e sociale interamente dedicata alle eccellenze del territorio con i riflettori puntati sul Grignolino del Monferrato Casalese doc, sulla Barbera del Monferrato Superiore docg, sul Rubino di Cantavenna doc e sul Gabiano doc.
Per il taglio del nastro, accanto ai vignerons monferrini, il sindaco di Casale Monferrato Federico Riboldi con il vicesindaco Emanuele Capra e gli assessori Daniela Sapio e Cecilia Strozzi, l’assessore regionale Marco Protopapa, il presidente regionale Cia Gabriele Carenini e il Presidente provinciale Coldiretti Alessandria Mauro Bianco, nonché Andrea Desana quale Presidente del Centro Nazionale delle doc Paolo Desana.
“Grazie ad eventi di alto livello e a sinergie col territorio, Casale sta diventando sempre più hub dei più grandi eventi del Monferrato” ha apprezzato Riboldi, mente il vice sindaco Capra ha aggiunto “quando si lavora con partner capaci di valorizzare le vocazioni e le peculiarità locali tutto diventa più facile. Il Consorzio è strumento e collettore di forza e di idee, mentre il Grignolino è certamente il vino che maggiormente ci identifica, anche nel mondo; documenti storici attestano quanto fosse rinomato già nei secoli passati quando era considerato al pari dei grandi piemontesi. Ora, il Consorzio, unitamente ad altre associazioni, lo sta portando sempre più in auge”.
“Sono eventi come questo che coronano, manifestano ed esaltano l’impegno dei produttori e il valore del vino nel Monferrato, vera Capitale del Vino e del Monferrato stess” ha proseguito Protopapa. Così, poi, Carenini: “dentro al nostro vino c’è tutta la passione dei nostri viticoltori al quale va l’aggiunto grande merito di essere i primi custodi di questo bel territorio”. Dello stesso parere anche Bianco il quale ha ricordato come i giovani stiano aumentando nel settore vitivinicolo, così come emerge già dalle crescenti iscrizioni all’Itas Luparia di San Martino di Rosignano.
In conclusione, la parola è andata al vigneron Accornero: “in termini enologici e di territorio, nulla abbiamo da invidiare ad altri territori enoici che, per noi, non sono concorrenti e rivali ma colleghi. Da loro dobbiamo imparare ad essere meno timidi ed individualisti, ovvero, ad osare sempre di più ed ad essere maggiormetne protagonisti. Il Grignolino è il nostro vitigno del cuore; il Grignolino ci assomiglia; il Grignolino siamo noi. Insieme, recupereremo sempre più spazio in una prospettiva più che rosea…anzi, direi, “granatina””.
A cura dell’enologo Mario Ronco è seguita la Masterclass tecnica di interesse scientifico, particolarmente utile sia ai fini documentali sia per la lettura/interpretazione dei Grignolini che “verranno”, grazie alla puntuale e dettagliata analisi dei singoli valori suddivisi per areali di produzione. “Il 2022 è stata un’annata di resistenza e resilienza” ha esordito Ronco; “a giugno temevamo di non farcela; in alcune zone lo sviluppo fogliare della vite si era molto ridotto; complessivamente, si era ricreata una condizione molto drammatica, poi, con l’arrivo delle escursioni termiche di fine agosto, la situazione è andata via via migliorando determinato, in epoca vendemmiale, un ottimo risultato”. Sei gli areali presi a campione: la Valle Grana con Vignale, la Valle Ghenza, San Giorgio Monferrato con Casale Monferrato, la zona del Gabiano e del Rubino, Murisengo con Alfiano Natta e la Valcerrina. Altri contenuti sul prossimo numero.
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