Alessandrino, +9,4% per l’export. Il Piemonte è la 4ª regione esportatrice d'Italia
Nel primo trimestre del 2013 il valore delle esportazioni alessandrine (per il 98% del comparto manifatturiero) ha raggiunto 1,3 miliardi di euro, manifestando un incremento del 9,4% (+113 milioni di euro) rispetto al primo trimestre del 2012.
Considerando che il Piemonte conferma la sua posizione di quarta regione esportatrice con un incremento dell’1,2%, la provincia di Alessandria ripete la sua performance decisamente superiore alla media, anche nazionale (-0,7%).
L’export verso i paesi extra Unione Europea cresce del 29%. Svizzera, Germania, Francia e Spagna i principali mercati.
Impennata verso Spagna e soprattutto Cina. «Continuiamo a crescere - ha commentato Piero Martinotti, presidente della Camera di Commercio di Alessandria - e questo è positivo. Confido nella tenuta di questa tendenza, anche a fronte della debolezza della domanda interna. L’export va bene ed è essenziale guardare oltre frontiera. Tuttavia occorre che il mercato italiano riprenda vigore al più presto, perché non è pensabile che l’export regga un intero sistema sul medio/lungo periodo. In ogni caso, la nostra provincia dimostra di essere pienamente capace di far fronte alle difficoltà del periodo, andando a scovare clienti in ogni parte del globo, affrontando la crisi a testa alta». La crescita dell’export alessandrino non ha interessato tutti i principali comparti.
Ancora una volta, infatti, il forte aumento dell’export provinciale è dovuto per il 98% all’export dei prodotti delle attività manifatturiere (che registra +9,6%), per un ammontare di 1.304.282.428 euro su 1.325.878.911 euro di esportazione totale.
Circa gli altri comparti, che incidono per il 2% sul totale dell’export, l’analisi evidenzia dati positivi per l’export dei prodotti dell’agricoltura, della silvicoltura e della pesca (+21,3%), delle merci dichiarate come provviste di bordo, merci nazionali di ritorno e respinte e merci varie (+0,8%). Picchi assoluti nell’export dei prodotti delle attività dei servizi di informazione e comunicazione (+725%) e dei prodotti delle attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento, che passa da zero a oltre 3 milioni di euro.
Dati negativi, invece, per l’export dei prodotti dell’estrazione di minerali da cave e miniere (-13,2%) e dei prodotti delle attività di trattamento dei rifiuti e di risanamento (-28,1%).
Concentrandosi sul comparto manifatturiero, vediamo come il primo trimestre 2013 registri un +9,6% rispetto al primo trimestre 2012, confermando la quasi perfetta corrispondenza con l’incremento dell’export totale. Le esportazioni sono suddivise equamente fra paesi UE ed extra UE.
Paesi UE: Germania, Francia e Spagna sono le principali destinazioni dei nostri prodotti, sebbene Germania e Francia registrino un calo e la Spagna un’impennata del 38%.
In generale, l’export verso i paesi UE è in calo del 5%.
Paesi extra UE: la Svizzera è lo sbocco principale, accoglie un quarto del totale delle esportazioni manifatturiere e registra +30%.
Crescono le esportazioni verso gli USA (+20,4%) e impennano del 400% le esportazioni verso la Cina. In generale, export verso i paesi extra UE cresce del 29%.