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Paesaggi vitivinicoli

Langhe-Roero e Monferrato e Cina: nuovo incontro a Milano

Nell'ambito del gemellaggio

Palcoscenico internazionale per l’ente che gestisce il sito Unesco Langhe-Roero e Monferrato. Il presidente Gianfranco Comaschi è intervenuto lunedì pomeriggio alla conferenza Cultura e Turismo fra Cina e Italia che si è svolta al Museo della Scienza e della Tecnologia Leonardo Da Vinci di Milano.

L’evento, promosso dal Governo Cinese, ha visto alternarsi sul palco i principali rappresentanti della diplomazia cinese, a cominciare dal direttore dell’Ufficio Scambi e Cooperazione internazionale del Ministero della Cultura e del Turismo, Feng Litao e dal Console cinese a Milano, Song Xuefeng.

Per il Governo italiano sono intervenute Alessandra Priante capo ufficio delle Relazioni Internazionali del Ministero dell’Agricoltura, delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo e Rosanna Binacchi responsabile delle Relazioni Internazionali al Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e coordinatrice dei progetti di scambio culturale inseriti nel memorandum La Nuova Via della Seta.

In quest’ambito spicca il ruolo dell’Associazione per il Patrimonio dei Paesaggi Vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato che in occasione della visita di Stato del Presidente cinese Xi Jiping a Roma (22-23 marzo) ha siglato il gemellaggio con i Terrazzamenti del Riso di Honghe Hani, nella regione cinese dello Yunnan. I Paesaggi vitivinicoli e la città di Verona - hanno ricordato le rappresentanti del Governo Italiano - sono capofila dell’intesa che punta a coinvolgere 15 siti italiani e cinesi iscritti alla Lista del Patrimonio Mondiale Unesco.

Il presidente Comaschi ha quindi portato all’attenzione della platea, costituita in prevalenza da grandi operatori del sistema turistico cinese, «le straordinarie peculiarità dei paesaggi vitivinicoli del sud Piemonte accompagnate dalle suggestive immagini del territorio».

Come anticipato in occasione della recente visita del console Song Xuefeng, Comaschi ha riferito che «l’Associazione sta già lavorando sul territorio per lo sviluppo delle attività inserite nel gemellaggio sul fronte universitario, turistico ed economico».

La conferenza di Milano ha confermato che c’è grande fermento in vista del 2020, anno della cultura e del turismo Italia-Cina.

«Con oltre 3 milioni di arrivi e 5 milioni di presenze l’Italia rappresenta la meta preferita dei visitatori cinesi e primeggia in Europa superando Francia, Germania e Spagna. Le previsioni per il 2019 sono più che rosee: secondo le previsioni degli operatori, le prenotazioni crescono, infatti, di oltre il 20 per cento. Dal canto suo, la Cina accoglie la sfida di proporre un turismo esperienziale agli abitanti dello Stivale, in alternativa agli itinerari più classici».


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Marco Imarisio

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