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Lavori
L’ammodernamento del palazzo vescovile
Interventi sull'episcopio casalese per 290mila euro

Il vescovado casalese si veste di nuovo. L’antico palazzo dell’episcopio che sorge in via Liutprando è stato oggetto di lavori di manutenzione straordinaria delle coperture, adeguamento igienico sanitario di due servizi igienici secondari dell’appartamento vescovile e ammodernamento dell’impianto di riscaldamento. L’ammontare complessivo dei lavori è di circa 292mila euro.
«Se la manutenzione straordinaria alla copertura – spiega il direttore dell’Ufficio Beni Ecclesiastici Raffaella Rolfo - si è resa necessaria per la salvaguardia del bene in quanto bisognava eliminare alla fonte le infiltrazioni di acqua meteorica causa di degrado degli elementi lignei della copertura e degli orizzontamenti sottostanti, il rinnovamento dell’impianto di riscaldamento garantirà una miglior gestione dei costi ed un miglior confort climatico agli ambienti».
Dall’Ufficio di curia ci vengono descritti i lavori al vescovado casalese: «L’intervento sulla copertura ha visto lo smantellamento del manto di copertura con la cernita e l’accatastamento dei coppi ancora riutilizzabili, la rimozione dell’ondulina catramata, della piccola e media orditura e la verifica della grossa orditura la quale è risultata in buono stato di conservazione pertanto le sostituzioni sono state minime. La grossa orditura, nella porzione sud su via Mameli, è stata riassemblata con l’inserimento di tiranti metallici al fine di ricreare le giuste tensioni tra gli elementi portanti e le murature. Le grandi capriate sono state verificate nei nodi e negli appoggi, tutte sono risultate in buona condizione conservativa pertanto si è solo intervenuti in alcune con il riallineamento degli elementi. L’isolamento è stato realizzato solo nella porzione di fabbricato a manica doppia, zona questa dove si svolgono quotidianamente le attività e la vita privata del vescovo. Il manto di copertura è stato realizzato con coppi nuovi posti come canale e coppi vecchi, agganciati singolarmente, posti come manto.Le nuove lattonerie sono state realizzate in lamiera di rame. Su tutta la copertura è stato installato l’impianto elettrostatico per l’allontanamento volatili».
Riguardo, invece, l’impianto di riscaldamento, databile agli anni ’60, la caldaia è stata trasformata da gasolio a metano: «Il progetto ha realizzato un ammodernamento dell’impianto con sostituzione dalla caldaia con una a condensazione, messa a norma della centrale termica e suddivisione per zone con l’installazione di a testine elettroniche wireless per evitare sprechi di energia».
Dei 292mila euro complessivi, 112mila sono stati garantiti dalla Cei con i fondi dell’8x1000, la Fondazione CRAL ha stanziato 20mila euro e dal Comune di Casale sono stati stanziati 10mila euro per l’anno 2018 e altri 10mila per l’anno 2019: il totale dei contributi assomma a 152mila mentre restano a carico del vescovado oltre 140mila euro.
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