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Domenica 15 maggio
Maggiociondolo: il pianista Colleoni e il suo “Carnevale”
In Sant’Antonio a Cella Monte

A Cella Monte lo scorso fine settimana è stato caratterizzato dalla edizione 2022 del Maggiociondolo (inserito nel Monferrato Classic Festival), per la direzione artistica di Sabrina Lanzi.
Il primo concerto, sabato, ha visto come protagonisti tre giovanissimi pianisti (Furini, Valle e Coassolo) che si sono alternati nell’eseguire un elettrizzante programma che ha messo in luce le loro già evidenti doti musicali.
In coerenza con la linea del Maggiociondolo, questa edizione ha voluto dare spazio anche ai giovanissimi come del tresto già accadeva in passato nella rassegna forgiata dal compianto sindaco Fiorella Coppo.
Domenica un brillante virtuoso, Giacomo Corbetta, ha chiuso il primo weekend del festival con brani di Chopin, Liszt e Scriabin.
Il prossimo concerto è domenica 15 maggio alle 17,30 in S. Antono, vedrà il pianista bergamasco Giorgio Colleoni che interpreterà musiche di Schumann (Carnevale di Vienna op. 26) e F. Liszt (Venezia e Napoli da Anni di pellegrinaggio, Gondoliera, Canzone, Tarantella).
Il “Carnevale di Vienna”, nasce dall’ispirazione del compositore durante un suo viaggio proprio nella capitale austriaca.
Si presenta come una grande sonata, una straordinaria prova compositiva che mostra il nuovo ed innovativo modo di concepire la poesia romantica. Ecco sfrenate idee musicali che appaiono ora sognanti,come nel notturno, ora eleganti e disinvolte fino a giungere ad una travolgente coda che conclude la composizione.
Schumann si pone dunque (con Chopin e Mendelssohn) come una importante figura nella letteratura pianistica della metà dell’ Ottocento che domina incontrastato la scena musicale ,prima che comparisse come una fulgente cometa la spiccata personalità di Liszt.
Ed è proprio del compositore ungherese che sarà incentrata la seconda parte del concerto con l’esecuzione da “Anni di pellegrinaggio” di Venezia e Napoli. Due brani che metteranno a dura prova il giovane interprete, Giorgio Colleoni. Il bergamasco è un pianista versatile e carismatico, nonostante la giovane età offrirà una lettura originale di queste due opere molto popolari di Liszt.
L’aspetto tecnico e virtuosistico di Venezia e Napoli viene messo in pieno risalto potenziando quelle che sono le inesauribili energie compositive del più grande pianista della storia della musica. La gamma espressiva si staglia fra poderose sale cromatiche ed incroci di mani, sino a giungere ad esaltanti arpeggi che concludono la composizione.
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