Il Comune di Casale rende note le nuove tariffe per i servizi educativi e scolastici

I nuovi importi saranno in vigore dal prossimo anno scolastico

di m.ros.

Dopo il passaggio in Commissione e in Consiglio comunale, il Comune ha reso note le nuove tariffe dei servizi educativi e scolastici. Esse riguardano gli asili nido, i centri estivi, la mensa scolastica e il pre/post scuola.

Nidi

Sono previste 6 fasce di reddito con relative tariffe mensili su base Isee: 200 euro (con Isee da 0 a 6mila euro), 250 euro (Isee da 6 a 10mila), 300 euro (Isee da 10 a 16mila), 350 euro (Isee da 16 a 25mila), 400 euro (Isee da 25 a 40mila) e 450 euro (Isee oltre 40mila euro e non residenti).

Centri estivi

Tre le fasce di reddito previste: con Isee da 0 a 15mila euro si pagherà 18 euro a settimana (con uno sconto del 10% sul secondo figlio e del 20 da tre figli), con un Isee oltre i 15mila euro si pagherà una tariffa di 22 euro settimanali, 25 euro a settimana, invece, per i non residenti.
Mensa scolastica
Per il pagamento della mensa (pagamento in soluzione anticipata con penali pecuniarie per i morosi) sono previste 7 fasce: 1,10 euro a pasto (Isee fino a 6mila), 2 euro (da 6 a 10mila), 3,10 euro (da 10 a 13mila), 3,70 euro (da 13 a 16mila), 4,60 euro (da 16 a 21mila), 5 euro (da 20 a 25mila), 5,70 euro (oltre 25mila e non residenti).

Pre e post scuola

Si tratta di una tariffa forfettaria annuale di 150 euro per il prescuola, 220 euro per il post e 280 euro per pre e post scuola.

«Con questa revisione, plasmata sul “Bonus nidi”, che prevede un contributo da 150 a 300 euro modulato su fasce Isee - commenta l’assessore Luca Novelli - le fasce più deboli avranno il nido gratis, cioè avranno un rimborso. Tutta questa revisione vuole permettere alle famiglie più numerose di ottenere un servizio più economico». «Un percorso articolato e ben ponderato - aggiungono il sindaco Federico Riboldi e l’assessore alla Pubblica Istruzione Gigliola Fracchia - che porterà a un servizio più snello e più moderno. Era doveroso adeguare le tariffe, ripensandole completamente: abbiamo recepito la richiesta di avvantaggiare soprattutto quelle famiglie che hanno più bambini iscritti a diversi servizi educativi e scolastici».