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  • 13 maggio 2018
  • Rosignano Monferrato

I risultati verranno presentati mercoledì 16 maggio

Flavescenza, c’è speranza: all’Istituto Luparia si presentano i dati della ricerca

L'Ente Morale di Scuola di Agricoltura Pratica “Vincenzo Luparia” celebra i 130 anni con uno speciale annullo filatelico

Sperimentazione sull’induzione di una remissione dei sintomi in viti affette da fitoplasmosi. È il progetto di lotta alla flavescenza dorata e al legno nero i cui risultati verranno presentati mercoledì 16 maggio alle ore 10 nell’ambito del convegno in programma  all’aula magna dell’Istituto di Agraria “Vincenzo Luparia” di San Martino di Rosignano Monferrato. Progetto cofinanziato nel corso degli anni scorsi dal Comune di Rosignano Monferrato e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria.

La  presentazione dell’esito dell’importante ricerca, avviene al termine di un lungo ed articolato  periodo di indagine scientifica e verifiche sul campo, iniziato nel 2014, che ha visto coinvolto esperti qualificati delle tre organizzazioni agricole, laboratori scientifici e di analisi di rinomata fama, volontari e studenti dell’Istituto Vincenzo Luparia, tutti  coordinati da Dario Aceto, dottore in agraria e consigliere comunale a Rosignano.

«L’indagine e la ricerca, volte a trovare un  metodo per sconfiggere il vero  e proprio killer delle viti - lo scaphoideus titanus - ha tratto  origine dal precedente progetto intercomunale conclusosi nel 2012. I percorsi scientifici attivati, le prove in vigna, le analisi di laboratorio,  il riscontro dei tecnici ha consentito di raggiungere obiettivi e risultati estremamente interessanti, a detta degli esperti del settore. Si tratta di risposte scientificamente fondate e realisticamente percorribili dai viticoltori, in molti casi privi di strumenti utili a combattere con successo il problema».  La flavescenza - e con essa alcune altre malattie della vite - rappresenta per la viticoltura piemontese e più in generale per l’economia dei nostri territori, una serissima emergenza, una vera e propria ‘pestilenza’ che sta arrecando danni rilevantissimi nell’immediato ed in prospettiva. Da molti anni se ne parla, si tenta di dare risposte amministrative e soluzioni tecniche al problema che rischia di compromettere la millenaria vocazione vitivinicola di vaste zone ed ora anche la ripresa socio economica dei paesi monferrini i quali, sui vini e sul paesaggio vitivinicolo, puntano imprescindibilmente come leve di assoluta eccellenza.

Dichiara il sindaco Cesare Chiesa: «Offriamo alla valutazione degli addetti ai lavori,  e soprattutto ai viticoltori, l’esito del lavoro svolto in questi anni, comprovato da rigorose sperimentazioni scientifiche, quale contributo ad una battaglia il cui esito deve essere necessariamente positivo. Ne va del futuro di questi magnifici luoghi, premiati tra l’altro proprio dall’Unesco come patrimonio universale quali paesaggi vitivinicoli unici e irripetibili». 

Chiuderà i lavori  introdotti dal preside Nicoletta Berrone l’assessore regionale all’Agricoltura Giorgio Ferrero: per lui l’occasione per conoscere la realtà agricola monferrina.

E mercoledì 16 maggio l'Ente Morale di Scuola di Agricoltura Pratica “Vincenzo Luparia” celebra i 130 anni con uno speciale annullo filatelico.


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Marco Imarisio

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