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Imprese, ecco i soldi dallo Stato

Sono stati ripartiti tra 117 Comuni piemontesi e 8 Province i 100 milioni di euro messi a disposizione dalla Regione Piemonte sul Patto di stabilità regionalizzato per il 2012. Sul nostro territorio sono stati destinati 2.22.000 euro per Casale e 359 mila euro per Valenza. Lo hanno annunciato il presidente della Regione Piemonte, Roberto Cota, l’assessore regionale al Bilancio, Giovanna Quaglia, dopo l’approvazione della delibera che prevede un primo intervento a sostegno degli Enti locali piemontesi soggetti al Patto di stabilità interno. La ripartizione Oltre alle Province, le risorse assegnate che permetteranno di non sforare il Patto di stabilità e di sbloccare i pagamenti alle aziende, sono state così suddivise: ad Alessandria 9 Comuni per un totale di 4 milioni 257 mila euro; ad Asti 6 Comuni per 3 milioni 373 mila euro; a Biella 5 Comuni per 1 milione 609mila euro; a Cuneo 23 Comuni per 7milioni 194 mila euro; a Novara 9 Comuni per 3 milioni 999mila euro; a Torino 52 Comuni per 29 milioni 372 mila euro, nel Vco 7 Comuni per 2 milioni 315 mila euro, a Vercelli 6 Comuni per 3 milioni 582 mila euro. «Governare una Regione - ha detto Cota - significa trovare soluzioni pratiche per il nostro territorio soprattutto nel momento del bisogno. Con la crisi che stiamo vivendo, abbiamo ritenuto doveroso non limitarci ad amministrare l’ente, ma ci siamo impegnati fin dal primo giorno nel riformarlo. E così oggi, grazie alla regionalizzazione del patto di stabilità da noi introdotta, possiamo cominciare a dare le prime risorse ai Comuni, mitigando così in parte gli effetti negativi delle politiche economiche sbagliate messe in campo dallo Stato centrale soprattutto nell’ultimo periodo. Se si vuole far ripartire l’economia, occorre dare ossigeno alle imprese del nostro territorio, che sono da sempre la locomotiva del sistema produttivo». «In questa fase di sofferenza per gli enti locali e per l’intero sistema produttivo - ha spiegato Quaglia - dobbiamo trovare le soluzioni più idonee per impedire che, a causa dei vincoli del patto, Comuni e Province si ritrovino nell’assurda situazione di avere risorse in cassa senza poterle utilizzare, rallentando di fatto gli investimenti. L’obiettivo per tutti è l’accelerazione dei pagamenti alle imprese: la cosiddetta regionalizzazione del Patto intrapresa dal Piemonte, che consente l’ottimizzazione degli spazi finanziari a disposizione dei diversi Enti, ha dimostrato che stiamo percorrendo la strada giusta». I cambiamenti per il 2012 La novità per il 2012 riguarda alcuni criteri di ripartizione del plafond, che sono stati redatti insieme ai rappresentanti delle autonomie locali indicati dal Cal. Per la suddivisione del plafond, si è tenuto conto principalmente della quota dei residui passivi dei Comuni, ma anche degli investimenti fermi nell’edilizia scolastica e della quantità di risorse bloccate sui fondi Par Fas. «Un metodo condiviso - ha concluso Quaglia - frutto di un proficuo confronto con i rappresentanti degli enti locali. Continuiamo a lavorare in questa direzione: a settembre è previsto un monitoraggio dei pagamenti effettuati, in base al quale potremo procedere ad una eventuale redistribuzione delle eccedenze».

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Emanuela Pastorelli

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