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Venerdì 25 marzo

Un convegno sulle comunità energetiche rinnovabili

Promosso da Legambiente di Casale Monferrato all'Istituto Superiore Leardi

Sarà l'Istituto Superiore Leardi ad ospitare il convegno di Legambiente

Legambiente di Casale Monferrato organizza venerdì 25 marzo alle ore 21 all’Istituto Superiore Leardi di via Leardi a Casale un convegno sulle comunità energetiche rinnovabili.

Fanno sapere i promotori: «Le comunità energetiche sono associazioni tra cittadini, autorità locali, attività commerciali o imprese che insieme producono, consumano e gestiscono energia elettrica ricavata da fonti rinnovabili tramite l’utilizzo comune di uno o più impianti di produzione energetica. Esse permettono di rendere i territori e i cittadini protagonisti della transizione energetica, incentivano il risparmio energetico, combattono il caro bollette riducendo la spesa energetica di imprese, amministrazioni e famiglie con particolare attenzione ai consumatori vulnerabili, in un’ottica di mitigazione della povertà energetica». 

Possibili da circa due anni con le nuove normative, le comunità energetiche rinnovabili «sicuramente saranno una strada preferenziale per ottenere una indipendenza energetica nazionale e maggiore sostenibilità ambientale».

Tra i relatori del convegno ci sarà Sergio Olivero, presidente del Comitato scientifico della comunità energetica di Magliano Alpi, prima realtà italiana di comunità energetica, che presenterà l’esperienza di questa piccolo comune npiemontese: «Magliano Alpi è un centro della provincia di Cuneo di poco più di duemila abitanti. Qui, il 18 dicembre 2020, è stata costituita la prima comunità di energia rinnovabile d’Italia. È una realtà nata sotto forma di associazione: il prosumer, ovvero il soggetto che produce energia, la autoconsuma e allo stesso tempo la mette in condivisione, è il comune, i soci un piccolo nucleo di famiglie, uno studio di liberi professionisti e un laboratorio artigianale. L’energia che viene messa in circolo proviene da un impianto fotovoltaico della capacità di 20 kWp, installato sul tetto del palazzo del municipio subito dopo il primo lockdown dovuto alla pandemia».

Da quando il decreto Milleproroghe del 2019 ha dato avvio a una prima fase di sperimentazione, «di esperienze come quella di Magliano Alpi nel nostro Paese sono nate circa una ventina di comunità energetiche rinnovabili, con una potenza media degli impianti di produzione di 48 kW (Energy strategy report 2021). Le regioni in cui hanno attecchito di più sono state finora Piemonte e Veneto, seguite dalle isole. Ma il processo, seppur ancora solo a chiazze, sta interessando gradualmente tutta Italia. La soluzione più scelta, in generale, è quella del fotovoltaico, che si fa preferire rispetto a idroelettrico e biomassa. Circa un centinaio sono invece i progetti in attesa di valutazione presso il Gestore dei servizi energetici (Gse), società interamente partecipata dal ministero dell’Economia e delle finanze che promuove l’aggregazione a questa rete e ne monitora gli sviluppi. Il numero delle comunità energetiche rinnovabili è destinato a lievitare dopo che, a fine novembre 2021, in Gazzetta ufficiale è stato pubblicato il decreto legislativo che recepisce la direttiva europea Red II sulle rinnovabili».

Il decreto definisce il tracciato che dovranno imboccare «i 2,2 miliardi previsti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza per il sostegno di comunità energetiche e strutture collettive di autoproduzione nei comuni con meno di 5.000 abitanti. Obiettivo del decreto è incentivare il mercato dei prosumer, cioè dei soggetti produttori/consumatori, facendo in modo che soprattutto i territori a rischio spopolamento, resi ancora più fragili dall’emergenza sanitaria, diventino via via capaci di autoprodursi l’energia. Con il nuovo decreto si potranno creare comunità energetiche con maggiore estensione territoriale e con potenza complessiva fino a 1 MW di potenza massima. Ciò significa che le nuove comunità energetiche potranno estendersi oltre il raggio di un agglomerato di case o di un quartiere fino a comprendere più comuni. Anche enti religiosi, del terzo settore e di ricerca hanno cominciato a progettare nuove comunità energetiche, partendo sia da un impianto nuovo, sia in parte da un impianto esistente».  

Tra le potenzialità che le comunità energetiche potrebbero esprimere «c’è quella di contribuire concretamente ad abbattere i costi delle bollette attraverso soluzioni moderne e rinnovabili, evitando di rispolverare proposte superate e non sostenibili come carbone e nucleare». 

Al convegno ci sarà anche l’intervento di Chiara Brogi, «referente team comunità energetiche di ènostra di Milano, cooperativa energetica da oltre 20 anni promotrice di un modo rinnovabile e condiviso di produzione e consumo di energia. Chiarirà quali sono le diverse tappe per la creazione di una comunità energetica: lo studio di fattibilità, la definizione modello di CER (adesioni, valutazione dei dati di consumo reali degli aderenti …..), la realizzazione di un impianto fotovoltaico, l’attivazione  tecnica con gestione locale . Andrea Crocetta di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta illustrerà cosa si muove nella nostra regione nel campo delle comunità energetiche».

Il presidente nazionale di Legambiente, Stefano Ciafani, presenterà «la posizione della associazione sul tema, con particolare riguardo alla integrazione delle comunità energetiche nel panorama italiano di passaggio alle energie rinnovabili, non più differibile, e della lotta alle povertà energetiche che emergono dalla crisi economica e dal caro bollette». 

L’incontro sarà coordinato da Manuele Degiacomi di Ecofficina. Il convegno sarà trasmesso in diretta streaming sul sito facebook di Legambiente Circolo Verdeblu di Casale Monferrato (@legambientecasalemonf), sul sito fb del Premio Luisa Minazzi (@premioluisaminazzi) e su quello di ecofficina (@ecofficina).

L’incontro in presenza si svolgerà nel rispetto della normativa Covid 19 (green pass e  mascherina ffp2). È gradita la prenotazione inviando una mail a info@legambientecasale.it , oppure un messaggio WhatsApp o un sms al 3333127307 indicando: partecipazione a convegno CER - nome, cognome, numero di telefono.