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Forum per lo sviluppo del Monferrato: l'analisi di European House of Ambrosetti

A discutere su futuro del territorio e strategie per il rilancio, nel secondo forum “La valorizzazione del Monferrato per lo sviluppo della provincia di Alessandria”, è stato ancora Valerio De Molli, managing partner della European House of Ambrosetti. Per sfruttare i punti di forza e, soprattutto, migliorare i punti di debolezza che frenano l’economia, De Molli ha sostenuto la necessità di una strategia competitiva territoriale. «Per strategia competitiva si intende l’identificazione e la valorizzazione dei patrimoni disponibili, la definizione di una visione di futuro condivisa successivamente tradotta in obiettivi concreti, scelte strategiche e azioni realizzative» ha spiegato l’esperto. Il piano strategico deve trovare risposta a fondamentali quesiti: perché un’impresa dovrebbe insediarsi qui? Perché un’impresa già presente dovrebbe rimanere? Perché una famiglia, un turista, uno studente dovrebbero scegliere di venire qui? Perché un talento dovrebbe decidere di lavorare qui? «Il sistema territoriale che non ha risposte concrete e convincenti rischia il declino» ha avvertito il relatore. Gli obiettivi della visione di futuro condivisa saranno diventare entro il 2020 uno dei sistemi territoriali italiani più aperti, dinamici e attrattivi, garantendo ai cittadini elevati livelli di occupazione, benessere diffuso e coesione sociale. Si punterà, inoltre, a capitalizzare il valore simbolico del Monferrato per attrarre imprese, turisti, giovani talenti. Le principali aree da rafforzare e sviluppare saranno integrazione e coordinamento, attrattività, innovazione, turismo, università, comunicazione, logistica. Tanti i progetti proposti da De Molli e dal gruppo di lavoro, a partire dall’istituzione di un tavolo tecnico che coinvolga la leadership politico istituzionale e classe dirigente. Il tavolo si è già riunito per la prima volta a marzo e si ipotizzano quattro o cinque sedute all’anno. Per attrarre investimenti, l’esperto ha consigliato la creazione di un’agenzia di sviluppo permanente che riesca a definire strategie e contattare potenziali investitori. Interessante anche la proposta del fondo di venture capital, per sostenere giovani imprenditori con idee valide che non dispongano di capitale sufficiente. Il territorio, secondo De Molli, potrà anche diventare un polo di innovazione nella green economy, con conseguenti ricadute positive sul contesto sociale e miglioramento dell’immagine. «Per farlo - è la ricetta di De Molli- occorre individuare un soggetto responsabile a livello provinciale di promozione, comunicazione, coordinamento dei soggetti coinvolti. Sarà inoltre necessario accedere a forme alternative di finanziamento, come fondi europei». Critica la situazione universitaria: gli indirizzi contenuti nel documento costitutivo dell’università, del 1998, sono stati disattesi. I progetti di realizzare poli di eccellenza in ambito ambientale, informatico, calcolo scientifico non sono stati attuati. Bisogna correre al più preso ai ripari, dice De Molli, «intraprendendo con urgenza un percorso di focalizzazione disciplinare in grado di rendere l’offerta formativa e la ricerca distintive rispetto alle università concorrenti. I fondi vanno concentrati sulla facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali. Per ospitare i migliori studenti provenienti al di fuori dell’alessandrino si dovrà fondare un campus universitario». In campo turistico il Monferrato dovrà essere reso fortemente riconoscibile: «Nessuno del focus group è riuscito a trovare una cartina che delinei i confini del Monferrato. Si dovrà quindi perimetrare la zona monferrina, rappresentandola su mappe». E se il Monferrato non bastasse da solo a richiamare abbastanza turisti? «Si potrebbe sviluppare un progetto di promozione comune tra Monferrato, Langhe, Roero - è la soluzione di De Molli - per fare massa critica, sfruttando le eccellenze dei due territori con la finalità di attrarre soprattutto visitatori stranieri». Altra mossa vincente potrebbe essere l’ideazione di un parco di edutainment nella provincia, che unisca aspetti ludici e culturali legati a storia e sostenibilità ambientale.

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Lorena Balbo

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