Inchiesta “Terre d'acqua”: rinvio a giudizio per tutti gli indagati
di b.c.
Il gup del Tribunale di Vercelli, Luisa Ferracane, ha disposto il rinvio a giudizio per l'on. Roberto Rosso e per le altre sette persone indagate nell'inchiesta "Terre d'acqua” la società costituita a suo tempo fra Provincia di Vercelli e Comune di Trino e che faceva capo al parlamentare del Pdl, già sottosegretario all'Agricoltura. Sono imputati, a vario titolo, dei reati di peculato, concussione e associazione a delinquere. Secondo l'accusa la fondazione, ora sciolta, sarebbe servita non per organizzare manifestazioni, eventi culturali e momenti di svago, ma per gestire ed utilizzare i finanziamenti provenienti dalla pubblica amministrazione - 1 milione 400 mila euro tra il 2005 e il 2007 - impegnando parte delle somme per scopi diversi da quelli per cui erano state versate.
Oltre all'on. Rosso, vanno a giudizio l’assessore casalese Nicola Sirchia; l’ex sindaco di Trino Giovanni Ravasenga e l’ex assessore dello stesso Comune Alessandro Giolito; il commercialista e consigliere comunale di Vercelli Tino Candeli; l’ex direttore generale della Provincia di Vercelli Gianfranco Chessa; l’ex assessore provinciale di Vercelli Roberto Saviolo; l’esperta di beni culturali Cinzia Joris. Nella precedente udienza il collegio difensivo aveva presentato una perzia contabile per dimostrare che tutte le uscite di denaro a titolo di corrispettivo erano state utilizzate per i fini contrattuali assunti e per il funzionamento della società. L'udienza del processo è fissata per l'8 marzo del prossimo anno davanti al Tribunale di Vercelli.