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  • 08 marzo 2024
  • Valenza

Ricercatore post-dottorato

La borsa Marie Skłodowska-Curie Actions al valenzano Gabriele Ordazzo

Il suo progetto verte sullo studio della patogenesi cerebrale della DM1

La Commissione europea ha assegnato al valenzano Gabriele Ordazzo, ricercatore post-dottorato dell'Istituto di miologia a Parigi, supervisionato da Mario Gomes-Pereira (team Repeat Expansions & Myotonic Dystrophy - gruppo Gourdon), la prestigiosa borsa individuale Marie Skłodowska-Curie Actions (MSCA).

Ordazzo segue in questo modo le orme di Fiorella Grandi, a sua volta supervisionata da Piera Smeriglio (team Biothérapies du motoneurone), che ha ricevuto la stessa borsa l’anno scorso. Le borse post-dottorato MSCA sono rivolte ai titolari di dottorato desiderosi di condurre ricerche all'estero, migliorare le proprie competenze e far progredire la propria carriera.

Queste borse coprono lo stipendio e le spese legate alla ricerca, facilitando attività come la formazione e la rete, con un'enfasi sulla mobilità e la collaborazione. Nell'ambito della chiamata del 2023, la Commissione europea ha ricevuto 8.039 proposte, un aumento del 14% rispetto all'anno precedente. La Commissione europea ha selezionato 1.249 progetti da sostenere, con un tasso di successo di circa il 15%. Il progetto di Gabriele Ordazzo verte sullo studio della patogenesi cerebrale della DM1 (distrofia miotonica di tipo 1) mediante utilizzo di un modello di topo generato in laboratorio, al fine di comprendere meglio i meccanismi delle ripetizioni di RNA tossici in vista di una potenziale terapia cerebrale e di applicare i risultati a malattie simili. Questo progetto si baserà su tecnologie all'avanguardia capaci di far progredire la nostra comprensione della biologia dell’RNA nel cervello.

“Ricevere la MSCA (Marie Skłodowska-Curie Actions) è un successo notevole – è il commento di Gabriele Ordazzo - La mia partenza all'estero mi ha dato l’opportunità di incontrare nuovi scienziati e persone meravigliose che credono in me e mi hanno incoraggiato ad affrontare la sfida di redigere un progetto scientifico per la MSCA. Questa borsa prestigiosa mi offre una piattaforma per sviluppare ulteriormente le mie idee e far progredire il mio progetto, che è centrato su tecniche innovative per elucidare la patologia della DM1 dal punto di vista cerebrale. Il mio obiettivo ultimo è contribuire, in piccola scala ma in modo significativo, allo sviluppo di una terapia robusta per i pazienti”.


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