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Comune Cardioprotetto
Camagna, serata informativa sul defibrillatore
Funzionamento e tecniche di utilizzo del Dae che si trova in piazza Lenti
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È stato definito un “elettrodomestico parlante” e “intelligente”, una “macchina performativa” accessibile a tutti. Nell’ambito di un Comune Cardioprotetto da almeno due anni, Amministrazione e Pro Loco hanno offerto martedì una serata, aperta alla cittadinanza, per illustrare il funzionamento e le tecniche di utilizzo del defibrillatore semiautomatico esterno (DAE), posizionato in piazza Lenti vicino alla casetta dell’acqua. All’incontro hanno preso parte, oltre ai medici di base in forza sul territorio, anche Andrea Comola, istruttore BLDS (Basic Life Support - Early Defibrillation) della ditta fornitrice dell’apparecchio, la Farmacia San Giuliano s.r.l.
La disponibilità, estesa progressivamente ai piccoli centri, di uno strumento salvavita, fruibile da qualsiasi soccorritore “inesperto” o che non abbia frequentato il corso di formazione per il supporto vitale di base (BLS) adulto e pediatrico e di defibrillazione con l’utilizzo del DAE, è ormai cruciale per scongiurare, nei primi venti minuti, la letalità di un arresto cardiaco, in attesa dei soccorsi “professionali” che, a causa anche del limitato parco automezzo operativo, possono “ritardare” l’arrivo sul posto.
Al riguardo, si aggira fra il 50 e il 60 la percentuale di rianimazione del soggetto tempestivamente assistito dal primo soccorritore. Le azioni di quest’ultimo, tutelate dalla legge, vengono comunque “controllate” da remoto dalle istruzioni conferite via telefono da un operatore del 112 o 118, da contattare prima di rivolgersi alla postazione del DAE. Nella fattispecie “nostrana”, la Centrale di Alessandria, che allarga la sua area geografica di competenza anche al circondario di Asti, guida in media due rianimazioni a settimana.
Acceso tramite apertura dello sportello anteriore, il defibrillatore fornisce all’operatore, tramite un simulatore vocale, istruzioni precise e dettagliate: in caso di “errori” o di manovre parziali o incomplete, comunque rilevate e comunicate, il dispositivo frenerà il passaggio alle fasi successive.
“Fare in fretta” ma non “di fretta”: la rianimazione cardiopolmonare richiede, comunque, un’attenta valutazione sul soggetto “a terra”, controllandone in primis reazione e respirazione.
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