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  • 08 ottobre 2013
  • Casale Monferrato

Il piccolo commercio? «Un servizio essenziale per i piccoli Comuni»

L’Osservatorio regionale del Commercio ha pubblicato il volume “Il commercio in Piemonte 2012”, che raccoglie i dati della rilevazione annuale sulla consistenza e la dinamica della rete distributiva e sugli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande presenti nei 1.206 comuni del Piemonte. Spiega l’assessore regionale al Commercio Agostino Ghiglia: «I dati evidenziano un sostanziale equilibrio in termini di offerta commerciale tra esercizi tradizionali e strutture di dettaglio moderno e dimostrano come il piccolo commercio garantisca un servizio essenziale in oltre la metà dei Comuni del Piemonte. Dall’indagine emergono purtroppo anche gli effetti della crisi economica. Nel 2012 i piccoli negozi tradizionali hanno subito una flessione intorno al due per cento, un dato calcolato sulla base del saldo tra nuove aperture e cessazioni. Ma la crisi si è fatta sentire su tutte le tipologie di distribuzione, frenando lo sviluppo anche delle medie e grandi strutture». Struttura della rete distributiva La rete distributiva fotografata dalla rilevazione risulta composta da 63.771 esercizi di vicinato (i negozi tradizionali) 3.817 medie strutture di vendita, 119 grandi strutture di vendita e 286 centri commerciali, all’interno dei quali operano 2.962 esercizi commerciali. L’analisi territoriale dell’offerta commerciale evidenzia un sostanziale equilibrio in termini di offerta tra piccolo commercio tradizionale e strutture di dettaglio moderno. Se si considera l’offerta commerciale da un punto di vista territoriale, oltre la metà dei Comuni del Piemonte (50,5%) è servita esclusivamente da esercizi di vicinato, mentre se si valuta l’offerta in rapporto ai residenti risulta evidente come la maggioranza della popolazione (88,5%) fruisce di un servizio offerto da medie o grandi strutture di vendita. Tale dato trova una spiegazione nella conformazione socio-geografica del territorio regionale, caratterizzata da un notevole frazionamento amministrativo con la presenza di 1.206 Comuni, la maggioranza dei quali di piccola dimensione montani o collinari. La rete distributiva rispecchia quest’articolazione territoriale, anzi la accentua. Nei 66 Comuni con più di 10.000 abitanti si concentra il 70% degli esercizi di vicinato e il 64% della superficie di vendita espressa dall’insieme di medie, grandi strutture di vendita e centri commerciali. I bilanci dell’annata scorsa Gli esercizi di vicinato fanno segnare nel 2012 una flessione che si assesta intorno al 2%. Il saldo negativo è dovuto in gran parte alla diminuzione degli esercizi di vicinato registrata nel Comune di Torino. Il saldo negativo si registra sia nei comuni con popolazione superiore a 10.000 abitanti, sia in quelli con popolazione inferiore. Le medie strutture di vendita fanno segnare una leggera flessione con la perdita di 35 strutture (-0,9%) a fronte di un lieve aumento della loro superficie di vendita e (-0,14%), sintomo di un processo di razionalizzazione e riqualificazione delle strutture esistenti. Le medie strutture operanti nei centri commerciali fanno, viceversa, registrare un aumentano superiore al 4%, sia in termini di numero sia in termini di superficie di vendita, con 30 nuove strutture. Le grandi strutture a localizzazione singola aumentano di 3 unità (+2,6%) quelle operanti nei centri commerciali di 6 unità, evidenziando uno sviluppo decisamente inferiore a quello fatto registrare negli anni precedenti. La tipologia centro commerciale che negli anni precedenti aveva fatto registrare il maggio tasso di sviluppo continua, anche nel 2012 a crescere ma a tassi decisamente inferiori rispetto a quelli del quinquennio precedente, con l’apertura di 6 nuovi centri commerciali di media superficie e 5 di grande superficie. I mercati ambulanti L’offerta commerciale è completata ed integrata dal commercio su area pubblica che si conferma essere un punto di forza della rete distributiva del territorio regionale. In Piemonte si contano 928 mercati ambulati cui si possono aggiungere 182 posteggi isolati. A questi vanno sommati 50 mercati e 8 posteggi isolati nei quali non risulta una presenza costante di operatori e non vi sono banchi stabilmente occupati. 187 dei 928 mercati comprendono più di 50 banchi e si configurano come grandi concentrazioni di offerta commerciale e giocano un ruolo di primo piano nell’assetto del sistema distributivo in cui si collocano. Non meno importanti sono i 320 mercati di minor dimensione, con un numero di banchi compreso tra 11 e 50, che si svolgono in ambiti territoriali più ristretti. Significativo anche il servizio reso ai consumatori dai 603 piccoli mercati e posteggi isolati che servono i centri minori. Alimenti e bevande La rilevazione 2012 ha contato in Piemonte 20.645 esercizi di somministrazione di alimenti e bevande (ristoranti e bar), a cui si aggiungono 2.787 circoli privati e 1.006 aziende agrituristiche. La rilevazione ha conteggiato, sulla base del saldo tra nuove aperture e cessazioni, 348 nuovi esercizi di somministrazione derivanti da 881 nuove aperture e 533 cessazioni.

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Emanuela Pastorelli

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