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  • 18 gennaio 2014
  • Casale Monferrato

Il mesotelioma uccide ancora. È scomparso Italo Formica

Il mesotelioma torna a uccidere. È mancato questa mattina sabato 18 gennaio, verso le 10, Italo Formica. Consigliere comunale dei DS dal 2004 al 2009, molto noto anche per la sua attività in Camera del Lavoro come volontario, dove si occupava della accoglienza delle persone indirizzandole agli uffici competenti secondo le esigenze. È stato anche presidente della Virtus. Nato a Onanì (Nu) il 1° novembre 1944, si era trsferito a Casale con la famiglia all'età di tre anni. Aveva lavorato prima alla Lancia di Chivasso, poi alla Frager e dal 1968 al 1994 alla Vendo Italy, dove era delegato sindacale della Fiom Cgil. Era molto attivo anche sulla vicenda amianto, alla quale dava un concreto aiuto nel disbrigo dei tanti problemi organizzativi della lotta sociale cresciuta proprio a partire dalla trentennale attività della Cgil e dall'AFeVA (poi negli ultimi anni anche dagli altri sindacati). ”È l'ennesima vittima di questo disastro. Per tanti anni ha sempre cercato di dare il massimo del suo contributo. È stato presente in tutte le partecipazioni pubbliche", commenta Bruno Pesce coordinatore del Comitato Vertenza amianto, e per molti anni presidente della Camera del lavoro di Casale. Italo Formica - persona mite e garbata, ma anche determinato nel suo impegno sociale - era malato da tempo (oltre al mesotelioma aveva anche un tumore al polmone, entrambi causati dall'amianto) ed era assistito nella propria casa. Poi l'aggravamento e il ricovero in ospedale la scorsa notte, ma verso le 10 di sabato 18 il male dell'amianto se l'è portato via. La salma rimarrà in camera mortuaria all'ospedale fino a lunedì mattina. Il rosario sarà recitato lunedì alle ore 21 in San Domenico. Dalle 14 di lunedì camera ardente in Cgil, dove martedì alle 8,30 ci sarà la commemorazione funebre. Alle 9,15 trasferimento alla chiesa di San Domenico e alle 9,30 la messa. La salma sarà poi cremata a Torino. “Questa sera (sabato 18) a Pistoia - dice Luca di "Voci della Memoria" lo ricorderemo". Voci parteciperà infatti a un incontro intitolato "La fabbrica del panico" nel corso della quale si parlerà di lavoro e di amianto, di lavoro e salute, del lavoro che in assenza delle necessarie tutele diventa paradossalmente offesa alla vita e alla dignità dell'uomo. "È stato per anni il volto della camera del lavoro - continua Luca - e ha un po' raccolto l'eredità di Salvatore Sanzone, quella capacità di stare in mezzo alla gente. "Aveva il suo carattere, era sempre alle feste dell'Unità a dare una mano, aveva una vera passione civile. "Fa veramente male perdere Italo, con lui se ne va un pezzo della storia di Casale". Lascia la sorella Anna e la moglie Celestina che ha vissuto accanto a lui coraggiosamente la malattia.

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