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Celebrazioni
Pontestura ha ricordato la rappresaglia nazista del 1944
Coinvolti anche gli studenti nella cerimonia commemorativa

Commemorazione del 17 ottobre 1944 con gli studenti della Scuola Primaria e delle classi terze della Scuola Secondaria di Primo Grado, venerdì della scorsa settimana a Pontestura, a ricordo del tragico episodio che soprese e colpì la comunità pontesturese, teatro inconsapevole della rappresaglia nazista scesa in paese 77 anni fa. A ripercorrere le pagine di quel drammatico evento ricordando, altresì, il giovane Luciano Romanello, fucilato mentre stava raggiungendo il vicino porto sul Po, è stato l'Assessore alla Pubblica Istruzione Alda Rossi. A Romanello è dedicata la lapide commemorativa posta in piazza Castello. Presente alla commemorazione anche una rappresentanza del locale gruppo alpini, per accompagnare il corteo studentesco lungo le strade della memoria.
"Quel giorno - ha rievocato la Rossi, - i pontesturesi vennero bloccati per l'intera giornata dai soldati tedeschi; nel frattempo, molte case vennero date alle fiamme, in particolar modo quelle situate in via Dante, oggi via 17 ottobre 1944". Con un tono più ufficiale, la commemorazione è stata rinnovata anche domenica 17 ottobre alla presenza di autorità civili, militari e religiose e con la partecipazione delle popolazione. Presenti, il sindaco Franco Berra, il vice sindaco Massimo Coppo e il parroco don Francesco Garis.
Per l'occasione, a cura del vice sindaco Coppo, nel porticato del palazzo municipale è stata allestita una mostra di immagini e documenti tratti dalla pubblicazione "Autunno 1944 in Monferrato, la rappresaglia di Pontestura e i fatti di Ozzano Monferrato" di Giuliano Giorcelli e Francesco Romanello. Tra le persone ricordata, anche il parroco don Evasio Corino, gratificato con la medaglia d'oro e la cittadinanza onoraria di Pontestura "per le sue doti di saggezza, di equilibrio, di tenace difensore della verità e di amore per i pontesturesi, nei momenti difficili, culminati con la rappresaglia nazista del 1944"; il vescovo Giuseppe Angrisani "per aver impedito che, all'incendio di oltre 40 case, ne seguissero più gravi rappresaglie"; l'allora viceparroco di Pontestura don Rodolfo Farello che "durante la rappresaglia informò il vescovo Angrisani d quanto stava accadendo". Dalla fede all'arte, una sezione è stata dedicata agli artisti locali hanno voluto rendere omaggio alla memoria con illustrazioni, disegni e dipinti rievocativi.
Tra questi, Giacomo Luigi Romanello, nativo di Pontestura nel 1877, pittore, decoratore e autore del dipinto "La rappresaglia di Pontestura"; Renato Pugno che disegnò "Pontestura in fiamme", opera tratta dal quadro di Romanello; e "Per Luciano Romanello", disegno di Renato Pugno tratto dal quadro "della rappresaglia di Pontestura". "Un ringraziamento particolare va alla Compagnia della Polvere, a Francesco Romanello e al compianto Giuliano Giorcelli - ha concluso il vicesindaco Coppo; "grazie al loro libro Autunno 1944 in Monferrato sono stati recuperati testi e memorie per l'allestimento della mostra"
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