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Riconoscimento
Parigi consacra il tartufo: cerca e cavatura patrimonio Unesco
Primi commenti a caldo della notizia giunta in mattinata
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Stamane, giovedì 16 dicembre, a Parigi, il Comitato direttivo dell'Unesco alle 10,30 ha comunicato al mondo che la "Cerca e cavatura del Tartufo in Italia" e' da oggi Patrimonio dell'Umanità. Cosi' come i "Paesaggi Vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato" anche "La Cerca e Cavatura del Tartufo" assurge al riconoscimento mondiale piu' prestigioso sotto il profilo culturale, quale "bene immateriale dell'Umanità'".
Particolare soddisfazione viene dai quattro Comuni facenti parte dell'Unione "Terre di Vigneti e Pietra da Cantoni" (Rosignano Monferrato, San Giorgio Monferrato, Cella Monte e Frassinello Monferrato) che da circa un anno fanno parte dell'Associazione Nazionale Città del Tartufo, oltre che essere sede della tartufaia più importante della provincia , in Valle Ghenza, e di una affermata fiera regionale del Tartufo a Cella Monte.
«A nome dei miei colleghi sindaci e delle nostre quattro comunità, esprimo massima soddisfazione per l'importantissimo risultato raggiunto, che premia la cultura locale sul tartufo eccellenza della Valle Ghenza, oltre che l'impegno di tanti trifulau nel tramandare e preservare una tradizione che oggi riceve un ambitissimo riconoscimento, foriero di ulteriori e rilevanti soddisfazioni per i nostri luoghi» commenta il presidente dell'Unione oltre che sindaco di Rosignano Monferrato, Cesare Chiesa.
La Valle Ghenza, grazie proprio all'impegno condiviso tra l'Unione dei Comuni e l'Associazione Tartufai Valle Ghenza, è sede di uno specifico "Percorso dei Trifulau" che - oltre ad essere meta di un turismo ecosostenibile - assolve pienamente alle indicazioni che hanno portato l'Unesco ad accogliere positivamente la Candidatura italiana, presentata dal Ministero dei Beni Culturali e dall'Associazione Nazionale delle Città del Tartufo.
L'Associazione Nazionale Città del Tartufo, si e' da anni impegnata strenuamente ad aggiornare e promuovere il percorso di candidatura a patrimonio immateriale Unesco della 'Cerca e cavatura del Tartufo in Italia. Conoscenze e pratiche tradizionali', di cui è presentatrice e referente. La volontà dell'Associazione e dei suoi soci è quella di testimoniare la presenza e preservare l'insieme di valori, il mondo tradizionale e la cultura che uniscono i territori e le comunità legate al tartufo. Tartufo, quindi, come cultura e non solo come prodotto pregiato della terra. L'idea di questo percorso, è che il tartufo diventi sempre più per le comunità e i territori in cui si trova, dal Nord all'estremo Sud dell'Italia, bene condiviso ed elemento identitario da salvaguardare e trasmettere.
L'Associazione Nazionale Città del Tartufo, nata nell'ottobre 1990, in questi ultimi anni ha vissuto un consistente sviluppo arrivando ad associare 57 realtà italiane tra Comuni, Unioni e aree vaste delle 14 Regioni produttrici di Tartufo, dal Piemonte alla Sicilia. Essendo presenti esclusivamente Istituzioni pubbliche, l'Associazione è portatrice di interessi generali legati ai territori di produzione ed è sorta con lo scopo di superare le contrapposizioni campanilistiche e per favorire la promozione degli stessi territori attraverso una comune azione di tutela e valorizzazione.
Attraverso il tartufo, legato ai vari territori italiani dove rappresenta un'esclusività, l'Associazione promuove le altre risorse ambientali, culturali, storiche, tradizionali ed enogastronomiche che questo prezioso fungo è capace di esaltare e trainare.
«Una opportunità eccezionale, che noi trifulau, protagonisti della cerca e della cavatura del tartufo, sapremo cogliere al meglio» è il commento a caldo di Daniele Colombara, presidente dell'Associazione Trifulau Valle Ghenza. Quindi, per concludere, le Colline del Monferrato - terra votata alla cerca del tartufo - ottengono un nuovo riconoscimento che non potrà che fare ben all'economia locale : accanto al "Monferrato degli Infernot" e al "Sacro Monte di Crea" , si affianca ora "La cerca e cavatura del Tartufo".
«Il connubio unico e straordinario tra arte e cultura, ambiente ecosostenibile, tradizione ed enogastronomia, che questo nuovo e prestigioso riconoscimento conferisce ai nostri luoghi darà certo i suoi copiosi frutti ad un territorio che ne ha necessità e volontà. Noi ce la metteremo tutta per crescere ancora» chiude il presidente Cesare Chiesa.
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