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Fino al 7 agosto
La personale di Paolo Viola in San Remigio a Villadeati
Una mostra a “lento assorbimento”
“Ci vediamo al mercato” non è solamente una personale di pittura: è una situazione ed è un contesto esperienziale e dialogico, in grado di trasportare il visitatore nel vociare, nei colori e nella dimensione di un vero e proprio mercato partenopeo, quello dei ricordi d’infanzia del medico-artista napoletano, e monferrino d’adozione, Paolo Viola. Allestita nella suggestiva cornice della chiesa di San Remigio a Villadeati, all’interno della quale le screpolature degli intonaci e toni sbiaditi delle pareti, quelli che solo il tempo sa consumare con autenticità, costituiscono un valore aggiunto di suggestione e bellezza, la sistemazione artistica, suddivisa per settori e arricchita da elementi integranti, è evocativa di atmosfere di un quotidiano esotico che profuma di orto, di terra, di frutta e di mare.
Una mostra, a “lento assorbimento”, in cui le immagini, con le loro sensazioni di profumi, di sapori e di persone, escono dalla tela e vanno incontro al fruitore, in un gioco di profondità e prospettiva che parte dalla tridimensionalità per allungarsi nella sovrapposizione, combinazione e interazione degli elementi. Gioco forte d’intensità è dato dalla pittura tonale, con la quale, Viola rappresenta la realtà ricorrendo alla massima osservazione degli effetti cromatici e luminosi, nonché, alla reciproca influenza dei colori e al rapporto di fonti luminose colorate dominanti e secondarie. Prima di tutto, c’è l’idea e c’è il progetto; poi, gli elementi, ora fotografati e ora fisici, come il pescato del giorno raccolto nelle reti ancore intrise di acqua salata, piuttosto che, i colori vivaci di turgidi frutti appena raccolti. Non manca, inoltre, la bellezza del dettaglio, come il nocciolo di una ciliegia sgranocchiata o l’appassimento di una polpa fruttifera che, improvvisamente, acquisiscono aura e divengono protagonisti unici della tela. A fare capolino qua e là tra le strabordanti bancarelle, poi, ci sono bimbi dagli occhietti vispi e vivaci, come la nipotina di un anno e mezzo e la figlia, anche lei medico, assorta tra i banchi del mercato. Di schiena, c’è anche un uomo dalla chioma candida che gli corona, pure il viso: è lui, Viola che dialoga…
“Ho sviluppato interesse per le arti figurative sin dall’età giovanile – ha raccontato l’artista durante il vernissage; - nel 1974, poi, iniziai a frequentare lo studio del pittore salernitano Nicola Tota, presso il quale ho appreso i concetti fondamentali della tecnica pittorica imparando a usare il colore in modo espressivo. La prima Personale a Salerno (nel 1976) fu un grande successo di pubblico. Ancora oggi, riproduco le emozioni del mio vissuto come, tra gli altri, quello al mercato, luogo d’incontro, della mia infanzia, fatto di voci, di sensazioni e di persone conosciute”.
Laureatosi in medicina e Chirurgia, Viola era giunto ad Asti nel 1987 e, da allora, ha continuato ad affiancare alla professione medica, presso l’Asl Asti, un intenso e costante rapporto con la sua grande passione qual è la pittura.
La mostra resterà visitabile fino al 7 di agosto, il sabato e la domenica in orario 17-22; gli altri giorni su appuntamento telefonando al numero: 340 5702774.
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