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  • 31 ottobre 2025
  • Casale Monferrato

Dal 1° novembre

Riapre la chiesa di Santa Caterina "sotto una nuova luce"

Intervista all'architetto Caire

Sopralluogo e interventi di applicazione di protettivi sulla facciata

Dopo un mese di interventi mirati, la chiesa di Santa Caterina riapre le sue porte, pronta ad accogliere fedeli e visitatori con un volto rinnovato sabato 1° novembre. 

Progettista e Direttore dei Lavori di restauro della chiesa di Santa Caterina, l’architetto Enrica Caire è stata impegnata in questi giorni in una nuova fase dei lavori e sopralluoghi che riguardano il capolavoro barocco di piazza Castello, chiuso nel mese di ottobre per interventi legati al nuovo impianto elettrico e audio. Un mese di “pausa” che permette a La Fabbrica di Santa Caterina Ets di proporre già dai primi giorni di novembre nuove iniziative di valorizzazione e raccolta fondi, in un luogo sempre più bello e fruibile da parte di tutta la Comunità.

In che modo i sopralluoghi e i rilievi diagnostici si integrano nel protocollo operativo del restauro  conservativo della chiesa di Santa Caterina?
Sin dalla fine del 2018 quando si prospettava il restauro conservativo per gli esterni della chiesa,  come gruppo di progettazione cominciammo a ragionare insieme ai presidenti di Ente Trevisio e  Santa Caterina Onlus considerando l’assunto che ogni progetto dovesse essere innanzitutto  sostenibile economicamente. I rilievi diagnostici e i sopralluoghi preliminari alla progettazione  sono un passaggio di conoscenza ineludibile per il corretto restauro e, nel nostro caso, hanno  contribuito ad impiegare i fondi disponibili in modo rispettoso dell’architettura, efficace e sempre  sostenibile. 

In questi giorni quali sono stati gli interventi principali eseguiti sulla cupola e sulla facciata, e  quali criteri hanno guidato le scelte progettuali e conservative?
Nei mesi successivi a giugno 2023, conclusi i lavori di restauro della facciata, abbiamo osservato  che alcuni elementi dell’architettura risultassero più esposti di altri agli eventi atmosferici.   In questi giorni ci siamo concentrati sull’asportazione con biocida di muffe e altri organismi che  avevano ricominciato ad attaccare la facciata in modo puntuale e sull’applicazione di protettivi. All’interno, sui dipinti della cupola, ottimizzando l’uso della piattaforma dedicata al cantiere degli  impianti, sono state verificate alcune fioriture di sali che si erano prodotte lo scorso anno.  All’esterno nel 2024 era stata immediatamente condotta una verifica e la riparazione di alcune  microlesioni ed effettuate nuove saldature su punti dubbi del manto.  Tutte le macchie sui dipinti sono risultate asciutte. L’attenzione costante che La Fabbrica di Santa  Caterina ETS usa alle più piccole modifiche dello status quo è il vero modo di prendersi cura della  nostra magnifica chiesa. 

In che modo il nuovo impianto audio-luci contribuisce alla valorizzazione funzionale e percettiva  dello spazio monumentale?
La chiesa di Santa Caterina aperta è un luogo dove si rinnovano le devozioni dei casalesi e di altri  monferrini, magari nei giorni di mercato. Ma è anche un formidabile attrattore turistico,  catalizzatore di interesse culturale in un territorio più ampio.  Una chiesa, un sito di grande bellezza, che testimonia la propria storia nota mentre ancora cela significati da scoprire nelle scene dipinte.  I lavori che concludiamo in questi giorni adeguano gli impianti elettrici a moderni standard di  sicurezza, rinnovano l’impianto audio e completano l’illuminazione non dimenticando i percorsi di  sicurezza per le persone. Realizziamo un progetto di tutela e valorizzazione. Tutti gli impianti sono a sostegno  dell’accessibilità e della fruizione del bene come luogo di culto, come architettura e gioiello storico  artistico, proprio come intende il Ministero della Cultura che anche al privato chiede di rispettare  l’impegno di apertura quando sostiene economicamente i lavori.

Quali saranno le prossime priorità di intervento e quali ambiti architettonici o impiantistici  verranno coinvolti?
La Fabbrica di Santa Caterina non potrà essere mai definito un cantiere concluso, il restauro potrà  essere completato ma resterà necessario continuare a prendersi costantemente la cura del  monumento, con piccole verifiche come quella dell’impianto anti volatile effettuata in questi  giorni ma anche manutenzioni più importanti per le quali occorre ancora tarare la periodicità, come la spazzolatura degli attacchi biologici, il rinnovo dei protettivi dei pinnacoli o la ceratura del  manto della cupola.  Oggi mentre abbiamo la soddisfazione di valorizzare i dipinti con la nuova illuminazione ed  eseguiamo interventi di cura e manutenzione abbiamo messo in luce parti di dipinto per le quali è  necessario programmare un restauro conservativo urgente. La Fabbrica di Santa Caterina non si può fermare!


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