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Cane per ipovedenti cacciato dal Santuario di Crea: le parole del rettore Mancinelli

Mons. Francesco Mancinelli ha invitato la vittima a tornare a Crea dopo essersi definito «offeso e turbato dall’inumano comportamento» del volontario del Santuario

Si legge spesso sui giornali, o in rete, di persone che entrano in chiesa con il cane e vengono accompagnate all’uscita proprio per la presenza dell’amico a quattro zampe nel luogo sacro.
Questa volta, il portone della chiesa varcato da un cane e prontamente cacciato è stato quello del santuario di Crea. Protagonista è stata Renata Sorba (presidente di “Apri Onlus” di Asti, l’Associazione Pro Retinopatici e Ipovedenti) e York, il suo cane-guida labrador nero. Al momento della raccolta delle offerte, l’addetto ha invitato con insistenza il cane (e, di conseguenza, la sua padrona) ad abbandonare la chiesa. L’episodio ha prontamente scatenato le reazioni di difesa dei presenti.
Dopo la solidarietà del sindaco di Serralunga Giancarlo Berto, che ha subito definito «increscioso» quanto avvenuto, a Renata Sorba è pervenuto anche il messaggio del rettore del santuario mons. Francesco Mancinelli che si è detto «offeso e turbato dall’inumano comportamento di chi avrebbe dovuto essere un fratello che si mette a servizio dei fedeli presenti in Santuario».
Mons. Mancinelli, che ha parlato di quell’addetto alla raccolta delle offerte come di un “ex” volontario, ha invitato la Sorba, e York naturalmente, a tornare a Crea senza alcuna difficoltà.

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Marco Imarisio

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