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Asilo Vignale

Il sindaco Corona lancia un appello per salvare l'asilo: «Bambini, venite a Vignale!»

Il Comune garantirà il servizio per la prossima annualità

È costretta a girare pagina, Vignale, dopo l’addio della congregazione di suore di Sant’Anna della Provvidenza dopo 143 anni di presenza nel paese monferrino. E lo fa con la determinata volontà di non mollare un servizio così importante per il presente e, soprattutto, per il futuro della comunità.

Le suore vignalesi, presenti dal 1876 a Vignale, fanno parte di una congregazione fondata da Carlo Tancredi e Giulia di Barolo la cui volontà di porre la famiglia religiosa sotto la protezione di sant’Anna, madre della Madonna, si tradusse nella cura dei piccoli e delle giovani generazioni. «Questo mistero riempie la nostra vita: ci affidiamo totalmente alla Provvidenza del Padre e, animate dallo Spirito Santo, ci uniamo all’offerta del Figlio per la salvezza dell’uomo. Così, con la nostra vita e la nostra azione, continuiamo la missione di Gesù per la vera felicità dei fratelli»: è la “mission” delle suore di Sant’Anna della Provvidenza.

La vicenda della partenza delle suore, però, come noto, non riguarda soltanto la dimensione religiosa, ma coinvolge anche la vita civica vignalese: le suore, infatti, dal 1941, gestivano una scuola dell’infanzia in un immobile donato dai “Callori”: con l’abbandono della congregazione di suore e del relativo servizio di asilo, il Comune di Vignale si è, così, trovato a dover affrontare un problema molto oneroso, ma altrettanto importante per la popolazione. «La precedente Amministrazione - ci spiega il sindaco Tina Corona - aveva trattato  la gestione con una cooperativa con costi non sostenibili da parte delle utenze. Le famiglie hanno, così, iniziato ad effettuare le iscrizioni dei propri bambini presso scuole dell’infanzia nei paesi vicini».

Con l’insediamento della nuova Giunta, il Comune vignalese ha subito compreso la gravità della situazione e la posta in gioco: «Se l’asilo si fosse chiuso - commenta il primo cittadino - sarebbe stata una grave perdita, perché l’asilo è un vivaio che alimenta le scuole elementari e medie esistenti nel paese, con la conseguenza che a cascata anche le altre scuole si sarebbero chiuse».

È notizia recente che, in seguito alla donazione dell’immobile al Comune di Vignale da parte della congregazione religiosa femminile, l’Amministrazione di Tina Corona si è fermamente assunta l’onere della gestione diretta dell’asilo per l’anno scolastico 2019/2020, in attesa di renderla statale per l’anno successivo (per l’anno in corso, ormai, mancavano i tempi tecnici).

A questa vitale decisione, il sindaco - che quell’asilo frequentò, come ha ricordato, commossa, durante la celebrazione di saluto delle suore di domenica scorsa - ha deciso di far seguire un accorato appello alla popolazione di Vignale e paesi vicini affinché «questo immenso sforzo venga riconosciuto con più iscrizioni possibili».

«Si può contattare il Comune per conoscere in modo più approfondito i servizi offerti», fa sapere il primo cittadino che, sin da ora, annuncia anche che «i servizi saranno mantenuti come gli scorsi anni: sia condizioni che rette».

L’appello è dunque una richiesta di sostegno: solo le iscrizioni permetteranno all’asilo di sopravvivere. «È una scelta molto forte per i costi che il Comune deve sostenere - conclude Tina Corona - ma è altrettanto importante perché senza le scuole il paese muore!».


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