Intervento dei Carabinieri per un furto all'Esselunga. Viene anche arrestato un ricercato

Fermata una donna rumena di 38 anni che abita in città che ha sottratto dagli scaffali cosmetici.

di Bruno Cantamessa

Tutto era iniziato con un intervento per un furto in un supermercato ed è finito con l’arresto di un catturando ricercato. La vicenda ha visto protagonisti, da una parte una famiglia di origine rom residente in città e dall’altra i Carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della Compagnia Casale. La vicenda prende il via nel tardo pomeriggio di lunedì quando viene richiesto l’intervento dei militari nel supermercato Esselunga dove è stata fermata una donna rumena di 38 anni che abita in città che ha sottratto dagli scaffali cosmetici, prodotti di bellezza e per il trucco per un valore complessivo di circa 170. La giovane donna ha cercato di superare la barriera delle casse senza pagare ma è stata intercettata. Con lei c’è una bambina di 12 anni di cui la donna afferma di essere la zia.

Ai carabinieri intervenuti sul posto - forse nel tentativo di alleggerire la propria posizione ed evitare conseguenze peggiori - la donna riferisce di avere in custodia la bambina in quanto i suoi genitori si trovano entrambi all’estero, per l’esattezza in America. Accompagnata in caserma, i militari cominciano ad avere qualche dubbio sul racconto ed effettuano accertamenti più approfonditi. Quando si comincia a ipotizzare che la bambina possa essere affidata ai servizi sociali, improvvisamente salta fuori il nome della madre che non si trova oltreoceano bensì in città. La donna si presenta in caserma con il certificato di nascita per riprendersi la figlia e spiega ai militari che in America è andato solo suo marito. Ma c’è ancora qualcosa che non convince. Infatti da un ulteriore controllo risulta che l’uomo - Mihai Dumitru, 47 anni - non solo non è partito ma è un colpito da un ordine di carcerazione emesso dalla Procura di Vercelli nel febbraio 2017: deve scontare 9 mesi di reclusione per reati predatori. Con il supporto dei colleghi di Ozzano, i militari del tenente Puglisi arrestano il ricercato e lo trasferiscono nel carcere di Vercelli. Un segnalazione è stata inoltrata anche al Tribunale di Minori di Torino.