Due rumeni sotto processo per le cantine saccheggiate

di Bruno Cantamessa

Tra l’agosto del 2015 e la fine di gennaio dell’anno successivo a Casale erano state saccheggiate le cantine di numerose abitazioni, in particolare nella zona compresa tra viale Marchino, l’Agro Callori e corso Indipendenza. I ladri avevano razziato di tutto, dalle bottiglie, all’olio, alle borse e valigie, agli abiti e alle scarpe usate. Ma soprattutto avevano preso di mira le biciclette: ne erano sparite un buon numero, molto costose, mountain bike in fibra di carbonio del valore di migliaia di euro. I malviventi erano tornati più volte a colpire negli stessi stabili, probabilmente dopo aver appurato che il bottino poteva essere sostanzioso. Ad esempio tra il 6 e il 7 agosto e tra il 13 e il 14 agosto di due anni fa dalle cantine di un palazzo in corso Indipendenza erano stati rubati utensili da lavoro (trapani, avvitatori con relativi accessori) oltre a bottiglie di vino a aceto. Nella notte tra il 24 e il 25 ottobre successivi i colpi erano stati messi a segno nelle cantine e nei garage di alcuni palazzi in via Spanzotto, via Musso e via Paleologi. Quattro le biciclette trafugate nell’occasione, tutte di valore, oltre a una macchina fotografica digitale e diverse bottiglie di vino. Il 15 novembre altro furto nella rimesse in via Spanzotto con due biciclette spartite.

Si era passati poi alla notte tra il 31 gennaio e il 1° febbraio 2016 quando erano state visitate le cantine di un palazzo in largo dei Minatori, dalle quali i ladri avevano portato via un paio di costose biciclette, bottiglie di vino e olio pregiati, zainetti, borse da donna firmate, scarponi da trekking, borse da viaggio e trolley. Per quei furti, il 16 gennaio del prossimo anno, saranno processati davanti al giudice del Tribunale di Vercelli due rumeni: Catalin Artene, 37 anni, senza fissa dimora, e Moise Stefan Chiriac, 28 anni, che risulta domiciliato a Moncalvo.