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Don Janus Malski parla di mons. Novarese

Don Janusz Malski, 56 anni, originario di Stettino, in Polonia, sacerdote dei Silenziosi Operai della Croce nella comunità che opera a Glogow, nella Polonia orientale, è il nuovo superiore (moderatore generale) dei Silenziosi Operai della Croce, l’associazione fondata da mons. Luigi Novarese, l’apostolo degli ammalati (che sarà proclamato Beato a Roma l’11 maggio 2013 in San Paolo Fuori le Mura). Del nuovo Consiglio direttivo, che è stato eletto dall’Assemblea Generale, fa parte anche il postulatore della causa di beatificazione don Armando Aufiero, neo presidente della Confederazione internazionale del Centro Volontari della Sofferenza e responsabile dell’apostolato. «Ho conosciuto mons. Novarese - ci dice mercoledì in un cordiale colloquio telefonico il nuovo moderatore - al mio arrivo in Italia, avevo trent’anni, ero spaesato, mi fece da padre... Ho avuto anche il privilegio di stargli accanto nella sua morte... Si sentiva qualcosa...” Parliamo di Casale: «Sono stato più volte alla Serniola (casa natale di mons. Novarese, ndr.) e a palazzo Cento Finestre dove operava nel ramo femminile mia sorella Margherita. Poi ho approfondito la conoscenza della vostra città realizzando un filmato sulla vita del nostro fondatore: il Duomo, San Domenico, l’asilo delle Domenicane e soprattutto il Santuario Mariano di Crea. Mi ricordo che mons. Novarese mi diceva che abbiamo due Madonne Nere in comune: Crea appunto (ora i restauri l’hanno un po’ sbiancata, ndr) e Czestochowa in Polonia... Anche le Cappelle di Crea ricordano un Calvario polacco caro a Giovanni Paolo II, un luogo di grande devozione popolare». Don Malski rammenta di aver anche chiesto a mons. Novarese perché la “Casa Cuore Immacolato di Maria”, prima sede degli Esercizi spirituali per malati e disabili, sia stata costruita a Re, nella valle Vigezzo, al confine svizzero, e non a Crea. «Mi ha risposto solo con un sorriso...». Infatti. come si legge nella biografia del giornalista moncalvese Mauro Anselmo (giunta alla seconda edizione). l’allora direzione del santuario bocciò il progetto di Novarese con la motivazione, che la presenza di malati e disabili a Crea, avrebbe potuto intralciare l’attività turistica. Un’altro particolare locale: la signora Tere Cerutti (nipote di mons. Novarese) si è recata a Glogow (accompagnata da Flavio D’Andria) una prima volta per l’intitolazione di una strada al Monsignore (la prima in Europa) e una seconda volta per l’inaugurazione della casa dei Silenziosi Operai della Croce. «Ricordo perfettamente - chiosa don Janusz Malski - la signora Cerutti-Novarese: una donna buona e forte... Io promuoverei con grande gioia un gemellaggio tra Casale e Glogow nel nome del Beato Novarese». Il primo Beato dell’associazione: «Si, un grande onore, un uomo di preghiera, di fede profonda...». Luigi Angelino I Silenziosi Operai della Croce sono oggi presenti in otto comunità in Italia e in altre parti del mondo (Israele, Polonia, Portogallo, Colombia e Camerun). Si prendono cura degli ammalati attraverso un impegno di assistenza medica e spirituale finalizzato alla promozione della persona sofferente. L’Associazione Centro Volontari della Sofferenza è presente in circa ottanta diocesi in Italia, ha centri in Europa, Africa e Stati Uniti e conta alcune migliaia di iscritti.