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Dal 9 settembre

Tutto il mondo al Sobrero contro l’amianto

L’Istituto casalese ospiterà una convention internazionale su amianto e minerali fibrosi

Si prospettano cinque giorni di intensa attività per l’Istituto Sobrero, che dal 9 al 13 settembre, ospiterà la Scuola EMU 2019 (European Mineralogical Union School), quest’anno dedicata a ‘Naturally occurring asbestos (NOA): from geological to medical aspects’.

«Il NOA –spiega Gualtieri, Direttore del Dipartimento di Scienze Chimiche e Geologiche dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia- è diventato un problema di salute pubblica globale dopo la pubblicazione di prove scientifiche sull’aumentato rischio di mesotelioma maligno nella popolazione esposta all’amianto rilasciato nell’aria da eventi naturali o da interventi antropici. In particolare, la presenza di NOA nell’ambiente deve essere tenuta in debito conto in tutte le attività umane che determinano interventi di bonifica e ingegneristici/geologici nell’ambiente naturale».

L’evento, nato dalla collaborazione delle Università di Modena e Reggio Emilia, di Torino con il Centro Interdipartimentale per lo Studio degli Amianti e di altri Particolati Nocivi “Giovanni Scansetti” e della University of Pennsylvania, è patrocinato dei Comuni di Casale Monferrato e di Trino, con la collaborazione di numerose aziende ed associazioni, quali Monferrato Oltre il Mesotelioma, Afeva, Vitas, Rotaract e Lions Host.

Commenta il dirigente scolastico Riccardo Rota: «Parteciperanno all’evento esperti, ricercatori e docenti universitari di fama internazionale, provenienti, oltre che dall’Italia, da Stati Uniti, Australia, Austria, Ucraina e molti altri paesi: la ricerca scientifica sull’amianto e sui minerali fibrosi sarà oggetto di una trattazione multidisciplinare rivolta a studenti in possesso di un solido background in Biologia, Geologia, Scienza dei Materiali, Medicina e Fisica che intendono spendere a servizio della protezione ambientale e della salute pubblica».

La scuola, infatti, permetterà loro di svolgere attività pomeridiane che li metteranno a diretto contatto con i metodi sperimentali per lo studio delle fibre minerali: «Inoltre, effettueranno visite guidate nella cava di amianto di Balangero e nei “luoghi della resilienza casalese”, il Parco Eternot e l’Aula Amianto, e prenderanno parte a vere e proprie tavole rotonde di Networking. Queste ultime promuoveranno un aperto confronto fra tutti i partecipanti: studenti, docenti, ricercatori, giornalisti, medici, epidemiologi e cittadini con diversi background culturali ed esperienze di vita, i quali potranno confrontarsi con una realtà internazionale e locale sia sotto l’aspetto scientifico sia sotto l’aspetto umano».

Ci sarà anche la visita al Rettorato dell’Università di Torino e alla centrale nucleare Fermi di Trino, come commenta Ruggero Vigliaturo, Postdoctoral Research Fellow, Department of Earth and Environmental Science University of Pennsylvania, Philadelphia, USA: «Sono molto lieto che il comitato organizzatore della scuola EMU, il comune di Trino e Sogin (la società responsabile della disattivazione della centrale nucleare E. Fermi), abbiano firmato un accordo per offrire questa opportunità unica ai partecipanti della EMU School».


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Veronica Spinoglio

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