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  • 01 novembre 2025
  • Casale Monferrato

Le reazioni

Sale lo sdegno dopo gli atti vandalici alla chiesa di Oltreponte

Raffaele Frasson (Centro Culturale Islamico di Casale Monferrato): “Orrendo atto vandalico. Ci sentiamo vicini ai fratelli della Comunità Cristiana”. Daria Carmi (Comunità Ebraica): "In questo momento è più che mai importante unire le nostre voci"

Federico Riboldi, ViceSegretario Regionale di Fratelli d’Italia e Assessore alla Sanità interviene sulla notizia che sta scuotendo la comunità di Oltreponte, dove ignoti hanno compiuto atti vandalici nella chiesa di quartiere dando, fra le altre cose, alla fiamme il Lezionario posto all’ingresso dell’edificio. 

Riboldi: «Le immagini che arrivano dalla chiesa del quartiere Oltreponte a Casale Monferrato sono inaccettabili. Vedere un luogo sacro profanato in questo modo colpisce la coscienza di tutti. Non si tratta solo di un atto di vandalismo, ma di un gesto che colpisce al cuore la nostra identità, la nostra storia e la nostra civiltà.

Accolgo con profonda gratitudine e rispetto le parole del Centro Culturale Islamico di Casale Monferrato, che ha condannato con chiarezza quanto accaduto ed espresso solidarietà alla comunità cristiana. È un segnale importante di unità, di civiltà e di condivisione dei valori fondamentali che tengono insieme la nostra comunità, al di là di ogni credo religioso.

Condanno con fermezza quanto accaduto e mi auguro che si tratti dell’azione sconsiderata di delinquenti comuni e non di un gesto dettato da odio verso la religione cristiana o da fanatismi ideologici. Sarebbe un fatto gravissimo, che meriterebbe la massima risposta da parte dello Stato.

La fede cristiana, indipendentemente dal credo personale, rappresenta le radici culturali e morali dell’Italia. Difenderla significa difendere la nostra tradizione, il senso di appartenenza, la continuità di un popolo che ha costruito la propria identità attorno ai suoi valori fondanti.

Da laico, ritengo che la Chiesa non sia solo un luogo di culto, ma un presidio di civiltà e di comunità. Contribuisce ad unire le nostre comunità, custodisce la memoria collettiva e che trasmette valori che vanno oltre la religione: il rispetto, la solidarietà, il senso del limite e della responsabilità.

Chiedo che le autorità facciano piena luce sull’accaduto e individuino rapidamente i responsabili. Non possiamo permettere che episodi di questo tipo passino sotto silenzio. Difendere i simboli della nostra tradizione non è una battaglia confessionale, ma un dovere civico. È difendere ciò che siamo e ciò che abbiamo ricevuto a livello valoriale in eredità.»

 

Sulla questione è intervenuto anche Raffaele Frasson, presidente del Centro Culturale Islamico "Abdelaziz Echakari": «La comunità islamica di Casale Monferrato, saputo dell'orrendo atto vandalico subito dalla Chiesa di Oltreponte, condanna ogni azione tesa a spaventare o intimidire i credenti e le istiutuzioni delle varie fedi religiose. Ci sentiamo vicini ai fratelli della Comunità Cristiana in questo triste momento, consci del fatto che queste tristi occasioni non fanno altro che aumentare la fede di noi tutti nell'Unico Dio»

Infine riportiamo la dichiarazione di Daria Carmi – Presidente della Comunità Ebraica di Casale Monferrato - in merito agli atti vandalici verificatesi nella parrocchia dell’Assunzione di Maria Vergine (Oltreponte) in Casale Monferrato: «In queste ore, al termine dello Shabbat, abbiamo appreso con tristezza e preoccupazione del grave atto vandalico che ha interessato la parrocchia di Oltreponte a Casale. Si tratta di un’azione che sentiamo particolarmente grave in quanto ha interessato l’interno di un luogo di culto. Come Comunità Ebraica esprimiamo la nostra vicinanza e tutto il rammarico per l’accaduto al parroco, Don Renato Dalla Costa, al vescovo Mons. Gianni Sacchi e a tutta la Curia Casalese, con la quale esiste una plurisecolare tradizione di dialogo a vantaggio di una città che è sempre stata capace di vedere nella convivenza tra fedi differenti un fondamentale elemento di sviluppo sociale. Atti come questi, invece, possono essere interpretati come il segno di un preoccupante clima di polarizzazione di ogni aspetto del dibattito pubblico: un clima che conduce ad azioni irresponsabili e pericolose. 

In questo momento è più che mai importante, quindi, unire le nostre voci, tra le diverse confessioni religiose, insieme alla politica e alla cittadinanza attiva, ribadendo che quel dialogo va ancora più rafforzato in funzione del progresso di questa comunità e rigettando tutti i pretesti che invece ci conducono a lontananza e incomprensione.»


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