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Domenica scorsa
A Coniolo buona partecipazione per "Genius Loci"
Sono ripresi i pomeriggi nei borghi monferrini

Sono stati circa 150 i partecipanti all’ultimo appuntamento di “Genius Loci – Pomeriggi nei Borghi Monferrini” organizzato domenica 12 febbraio a Coniolo dalla Fondazione Ecomuseo della Pietra da Cantoni col sostegno della Fondazione CRT.
Una giornata di grande suggestione snodatasi alla riscoperta di un particolare passato, che ha scritto e disegnato il presente, in compagnia della guida Anna Maria Bruno dispensatrice di informazioni storiche, culturali e artistiche con qualche frammezzo leggendario.
Ad impressionare il numeroso gruppo, la storia del paese che visse due volte le cui origini, tuttavia, tradiscono un passato ancora più antico che fonda le sue radici già nel XIII, così come testimoniato dai documenti conservati negli archivi della Diocesi di Vercelli in cui, nel 1299, figurava la parrocchiale Santa Maria de Campis prope cerretum, poi, Santa Maria di Cinerasco e, oggi, Assunzione di Maria Vergine. Solo nel corso del XVII secolo la parrocchiale venne spostata in valle, nella cosiddetta Coniolo bassa, accanto al castello/palazzo nobiliare dei Fassati di Balzola, per poi ritornare nella sua sede originaria nel 1906, quando l’abitato basso crollo in seguito ai cedimenti del sottosuolo causati dalla forsennata attività estrattiva. Nel capoluogo, tra il 1909 e il 1910, la parrocchiale venne allungata verso il cimitero e ampliata di due navate laterali.
Degne di nota, le belle vetrate policrome, che narrano la storia di don Bosco, fatte realizzare alla fine degli anni ’60 del secolo scorso dal salesiano don Martinotti. Apprezzabili, anche, i trecenteschi bacini ceramici (due scodelle e due piatti) piazzati nella facciata neoromanica, così come era la moda decorativa del XIV secolo. Infine, la parrocchiale custodisce una piccola statua lignea del “pellegrino” a richiamare un’antica leggenda risalente alla fine dell’Ottocento. Trattasi di un voto mariano fatto dalla popolazione in seguito alla profezia di un pellegrino che invitò gli allora coniolesi a portare la Madonna in processione, per scongiurare la tempesta che, negli ultimi 20 anni, aveva danneggiato le coltivazioni nei campi e nelle vigne.
Da allora, pare, che di tempeste violente non ve ne siano più state. Ancora oggi la processione viene rinnovata nel mese di maggio e, così, viene ricordato qual misterioso pellegrino, forse, Casimiro Barello di Cavagnolo.
Profili monferrini
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