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Giovanni Martinotti. La sua straordinaria attività scientifica documentata in un interessante volume pubblicato da Villaviva Convegno domenica 8

“La famiglia Martinotti era «benestante». Con tale termine anche riportato nelle annotazioni comunali e parrocchiali di Villanova Monferrato si usava allora indicare coloro che possedevano beni e mezzi superiori a quelli di cui disponeva la maggior parte della restante popolazione. E da tali famiglie, in genere, derivavano quanti si dedicavano agli studi e alle professioni; studi e professioni che, in genere, imponevano trasferimenti di residenza. Una famiglia di agricoltori, medici, docenti ed enologi”. Così si legge nel saggio su “Le radici villanovesi della famiglia Martinotti”, che apre il recente volume intitolato “Vita e opere di Giovanni Martinotti medico, anatomo-patologo, docente universitario e storico della medicina (1857-1928)”, pubblicato dalla Società Culturale Villaviva per i tipi dei Fratelli Cattaneo di Brivio. Figlio del medico Leonardo, che fu anche sindaco del paese dal 1884 al 1892, e della casalese Elena Boggione, Giovanni, che era nato a Villanova il 1° ottobre 1857, era altrettanto noto nella scienza medica, quanto il fratello Federico, di tre anni più giovane, lo era nella sperimentazione viticola ed enologica. Dopo gli studi al Liceo Classico di Casale, conseguita la laurea in medicina a Torino (1880), si occupò del Museo Anatomo-Patologico Riberi annesso all’Ospedale Maggiore della capitale sabauda, contemporaneamente all’attività universitaria. Ottenuta l’eleggibilità in concorsi presso diverse università italiane, fu professore ordinario di Anatomia Patologica nel 1891 a Siena e due anni dopo a Bologna, dove fu per molti anni membro del Consiglio Accademico e preside di facoltà dal 1903 al 1905. Dal matrimonio con Francesca Carlevaris di Morano, ebbe due figli: il primogenito Leonardo (1881-1963), che seguì le orme del padre, e fu preside di facoltà dal 1929 al 1939 e Ferdinando (1894-1965), laureato in Ingegneria. Particolarmente “varia e numerosissima” la sua produzione scientifica che “spazia - come si legge nell’Annuario dell’Università di Bologna del 1929 - nei campi più diversi della Medicina, dalla tecnica istologica alla batteriologia, dalla morfologia alla biologia generale, dalla patologia alla storia della medicina”. Ed è proprio questo vasto interesse per la storia quello che accomuna Giovanni Martinotti a “tutti gli uomini di grande sapere che sentono il bisogno istintivo di riavvicinarsi al passato” per scoprire, sulle orme dei precursori, personaggi prima poco noti o sconosciuti incontrati sul cammino della scienza. Tra loro spicca il conterraneo (villanovese e non vercellese, come riteneva il Dionisotti) Francesco Dal Pozzo, un medico in controtendenza che nel Cinquecento ebbe il coraggio di “levarsi contro il genio Vesalio, quando esso risplendeva nel suo massimo fulgore”. Una figura ancora da tutta da studiare. Dionigi Roggero DALLA CASA AL CIMITERO (E UNA CHIESA DA VALORIZZARE) L’abbaiare di un cane lupo in una traversa di via Vittorio Veneto a Villanova anticipa il nostro incontro con Giovanni Parissone, musicista e presidente di Villaviva. Siamo qui perchè il maestro è il proprietario della casa di Leonardo Martinotti, padre di Giovanni come confermano le sigle iniziali “ML” che ornano la lunetta della porta di ingresso. Tutta la casa ha l’aria un poco fatiscente (“mi son limitato a rifare i tetti dopo averla comperata nel 1968 dalla vedova Martinotti”, dice il proprietario che abita nella casa vicina). Il frutteto e orto è stato diviso in due parti, un tempo appartenenti ai figli di Leonardo il medico Giovanni e l’enologo Federico (la cui casa, adiacente a quella di Leonardo, oggi è stata ben riattata dai coniugi Dellarole-Vasino, li incontrammo nel 1998 nel corso di un primo Viaggio d'autore, la rivisiteremo il prossimo anno per il 150° della morte di Federico). Entriamo sotto la sigla “ML”, al piano terra ecco una bella sala con soffitti di legno e caminetti. Saliamo la scala con battuta di travetti lignei, un sistema costruttivo che denota l’importanza della proprietà. Al primo piano una libreria conserva boccettini di sostanze mediche con etichetta di Martinotti, pezzi da museo. Poi a piedi, è una bella giornata di sole (martedì, ndr.) andiamo al cimitero dove rendiamo omaggio, all’entrata alla tomba dei nonni Giovanni Battista, Elisabetta Gilardino e dei figli Paolo e Paolina, nati e morti, fratelli del medico. La tomba dei Martinotti è stata comprata a suo tempo dai Cebraro. A fianco di questa cappella, due lapidi: Martinotti Giuseppe, fratello di Leonardo II, costruttore delle ferrovie del Brasile (1834-1885) e Costantino (1828-1901), geometra, fratello di Giuseppe e di Leonardo II. Oggi l’unico discendente rimasto a Villanova è Eugenio Cabrino, pensionato Enel. Accanto al cimitero è aperta la Chiesa dell’Assunta, con affreschi in facciata (San Sebastiano, Sant’Emiliano, San Rocco e l’antico stemma del comune) . Curioso il campanile triangolare.Un edificio importante (ospitava del resto uno dei più bei quadri del Guala, saggiamente ritirato in Municipio). Non ci dispiacerebbe vedere in un quadretto in facciata la sua storia. E' proprio una bella giornata, limpida: dal cimitero si vedono "vicini" gli Appennini liguri e pavesi. Torniamo a casa Parissone dribblando il cane e lasciamo il maestro con il regalo di due belle zucche. Luigi Angelino 409-continua. Ultimo pubblicato Vallegioliti e Villamiroglio. CONVEGNO Domenica 8 novembre alle ore 15,30 presso l’Auditorium S. Michele di piazza Finazzi a Villanova Monferrato si terrà il convegno “Giovanni Martinotti (1857 – 1928) - Un villanovese nella storia della medicina”. L’incontro, organizzato da Società Culturale Villaviva e Comune con il patrocinio di Asl Al, Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Alessandria e Lions Club Casale Host, ha lo scopo di presentare il libro “Vita e opere di Giovanni Martinotti, medico, anatomo-patologo, docente universitario e storico della medicina”. Al convegno interverranno i medici Vanni Deambrogio che introdurrà e coordinerà i lavori tracciando il “Profilo dello scienziato G. Martinotti”, Giuseppe Bargero che parlerà sul tema “Il diabete mellito: dagli studi di G. Martinotti ai giorni nostri”, Pier Felice Montalenti su “L’apporto scientifico del prof. G. Martinotti alle conoscenze mediche del suo tempo in tema di malattie tubercolari”, Pier Francesco Pisano su “L’interesse di G. Martinotti per la storia della medicina”. FOTO. La casa avita (oggi Parissone), la lapide che ricorda il nonno "nell'arte agricola peritissimo" al cimitero di Villanova; la chiesa dell'Assunta

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Salvina De Grandi

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