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Al Municipale di Casale
"Ma non avevamo detto per sempre?" la commedia romantica con Antonio Catania e Tiziana Foschi
Giovedì 29 febbraio e venerdì 1° marzo alle ore 21

Giovedì 29 febbraio e venerdì 1° marzo alle ore 21 il teatro Municipale di Casale ospiterà la commedia “Ma non avevamo detto per sempre?”. Biglietti in vendita online su VivaTicket e al botteghino del teatro le sere dello spettacolo. Un testo scritto e interpretato dall’attrice Tiziana Foschi, che condivide il palcoscenico con Antonio Catania.
Lui è attore e scrittore sempre alla ricerca del grande salto artistico. Lei è stufa di essere quella pragmatica della coppia, quella che provvede alla sussistenza, quella su cui si può contare. Lui è stufo di non essere capito, forse ha sbagliato a trascorrere trent’anni con una donna che fondamentalmente “non parla la sua lingua”. Ma è convinto di avere ancora degli anni importanti davanti a sé ed è deciso a lasciarla. Volevano due figli ma non sono arrivati e, prima per gioco poi forse per non impazzire, hanno inventato di avere messo al mondo…Polonio. Per lui, un personaggio shakespeariano dell’Amleto, padre di Ofelia; per lei un elemento chimico radioattivo la cui scoperta è attribuita a Pietro e Maria Curie. A raccontarci lo spettacolo è Antonio Catania, attore di film come la pellicola da Oscar, “Mediterraneo”, e già nel cast di tanti lavori del trio Aldo, Giovanni e Giacomo.
Quanto del nostro quotidiano è presente nello spettacolo?
Un rapporto di coppia che conosciamo un po’ tutti. Le persone sono attratte perché diverse tra di loro, poi, dopo un lungo periodo, questa diversità potrebbe diventare un problema. Il quotidiano emerge anche dai ruoli che le persone hanno nella vita di coppia: chi si dimentica di fare qualcosa, chi invece pensa troppo a sé stesso, chi va contro le esigenze del partner… Nel mio ruolo, sono un artista che vive le sue frustrazioni, opposto a una moglie farmacista che crede in formule chimiche certe. Ma Polonio diventa un espediente per trovare nuova linfa al nostro rapporto.
Il “per sempre” del titolo necessita di pause?
Il “per sempre” è quello che si ripromette all’inizio e sinceramente sì, necessita di pause. Con il tuo partner ci devi lavorare, devi scendere a compromessi, poi quando il malessere coinvolge entrambi devi prendere una pausa di riflessione, ma tra i due protagonisti giunge una vera interruzione.
Da “commedia romantica” troviamo influenze francesi o anglosassoni nel testo?
Possiamo trovare delle influenze provenienti dalla commedia francese, poi negli ultimi tre quarti di spettacolo vira verso un tono maggiormente drammatico con la separazione e i litigi. Una commedia un po’ alla Woody Allen, con battute costruite in un contesto molto autentico. Siamo partiti dalla suggestione di una serie di testi francesi che parlano di una crisi di coppia con personaggi più giovani. Noi siamo due interpreti più adulti e Tiziana ha riscritto alcune battute.
Da attore che effetto le fa recitare la parte di… un attore?
Dall’attore ho preso tutti i difetti, appartengo a quel mondo che fa fatica a trovare le parti, partecipando a provini su provini. Centinaia di attori lavorano molto bene ma alla fine non riescono a sfondare, invece poche decine si sentono superuomini in grado di fare tutto. Ecco il mio personaggio appartiene alla prima categoria.
Che rapporto c’è con Tiziana Foschi, sua collega di palcoscenico?
Tiziana non la conoscevo in maniera profonda, poi con il produttore abbiamo pensato subito al suo ruolo di autrice. Scrive molto bene, anche se all’inizio la sua scrittura non era prevista. Ha una penna felice con una sensibilità giusta, non ricerca la risata facile. Siamo in sintonia e dobbiamo scoprire ancora tante cose, ci stiamo lavorando, giorno dopo giorno.
Dopo questo spettacolo, ha in cantiere progetti cinematografici?
Mi reputo un attore fortunato che è approdato al cinema grazie a una serie di circostanze, interagendo con grandi autori. Recentemente ho lavorato ancora con Gabriele Salvatores, nel suo ultimo film “Napoli New York”, poi con Stasi e Fontana, due bravi registi, per una serie su Prime “The Bad Guy”, e ancora un paio di film con Massimo Ghini e Neri Marcoré.Si parla di un’ipotetica quinta stagione di “Boris”… ma non so altro! Sono molto curioso su cosa sortirà questo spettacolo in futuro, stanno arrivando buoni risultati. Questo spettacolo è fatto a scene, e perché no, potrebbe diventare una pellicola… mai dire mai.
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