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Una grande mostra a Palazzo Valentino

Arte e oreficeria: "Spiritualità contemporanea" a Valenza

Selezioni di dipinti, sculture e opere realizzate tra il XX e il XXI secolo

Una parte del ricco patrimonio artistico esposto a palazzo Valentino

Tutto secondo copione venerdì sera al Centro Comunale di Cultura di Valenza per l’inaugurazione della mostra “Spiritualità contemporanea. Arte e oreficeria nelle collezioni private”, iniziativa promossa dal Comune e a cura di Lia Lenti e Rino Tacchella, inserita negli eventi per i quattrocento anni dalla fondazione del Duomo di Santa Maria Maggiore. A fare gli onori di casa l’assessore ai Beni Culturali Alessia Zaio e i curatori, dinanzi a varie autorità fra cui gli assessori regionali Vittoria Poggio e Marco Protopapa. L’esposizione, come si evince dal titolo, è dedicata al tema del sacro nelle arti figurative e nelle arti orafe e presenterà una selezioni di dipinti, sculture e opere di oreficeria prodotte tra il XX e il XXI secolo. 

In mostra è possibile ammirare le opere di Elizabeth Aro, Felice Atzori, Dina Bellotti, Leonardo Bistolfi, Matteo Bonafede, Pasquale Bruni, Mario Buccellati, Alberto Caffassi, Bruno Cassinari, Saverio Cavalli, Sandro Cherchi, Guillaume Corneille, Annibale Cusi, Damiani, Chiara Dynys, Agenore Fabbri, Giorgio Facchini, Lucio Fontana, Riccardo Gatti, Antonio Giè, Enrico Goretta, Emilio Isgrò, Misha Kahn, Emanuele Luzzati, Angelo Camillo Maine, Giacomo Manzù, Arturo Martini, Umberto Mastroianni, Pietro Melandri, Aldo Mondino, Pietro Morando, Mario Ornati, Eugenio Pieraccini, Angelico Pistarino, Arnaldo Pomodoro, Egle Pozzi Biginelli, Umberto Recalcati, Laura Rivalta, Piero Ruggeri, Vittorio ullo, Antonio Sabatelli, Paolo Spalla, Adriano Tuninetto, Barbara Uderzo, Luigi Visconti.

Spiritualità contemporanea è anche il tema affrontato dai due artisti e dalle due aziende orafe del distretto valenzano che partecipano in questo 2022 alla nuova edizione del progetto Fragile bellezza: Gabriele Garbolino Rù e Sabrina Milazzo presenteranno all’interno della sezione di arte orafa i gioielli nati dalla collaborazione sinergica con le aziende Gioj e Orsini. La mostra sarà fruibile anche nel metaverso dove Palazzo Valentino è stato perfettamente ricostruito da Francesco Cioccolo, esperto in social media marketing, in team con la giovane designer Jasmine Celon. Un’iniziativa virtuale, questa, che consentirà di raggiungere un pubblico vasto, ben oltre i confini nazionali.

In corrispondenza alla mostra è stato inaugurato anche il Centro Comunale di Cultura di Valenza nel Metaverso, realizzato sei mesi fa e messo a disposizione del Comune per eventi come mostre o fiere. Il Metaverso è un progetto di Francesco Maria Cioccolo (Esperto in Marketing Digitale e Web 3.0) e di Jasmine Celon (Designer di Gioielli), entrambi di Valenza, in cui è stato riprodotto a dimensioni reale la struttura. “L’obiettivo – spiega Cioccolo - è quello di far scoprire il futuro del web, dando la possibilità di far vivere la mostra anche da casa, o da diverse parti del mondo, connettendosi dal proprio PC o smartphone. Ovviamente questa realtà potrebbe essere un nuovo slancio della gioielleria nel digitale, dando la possibilità di mostrare render in 3D di opere, come in questo caso, e gioielli e condurre operazioni di vendita. Nel Metaverso sono stati riprodotti i due gioielli presenti alla mostra, realizzati dalla ditta Orsini Gioielli e GIOJ”. 

Inoltre, con il proprio avatar, si potrà girare su tutta la struttura interagendo con i gioielli, opere e quadri (questa funzione di interazione sarà solo possibile tramite PC, non mobile). 

“Il metaverso è stato collegato a Server irlandesi – aggiunge Cioccolo - questo ci permetterà di ospitare qualsiasi persona da ogni parte del mondo. Al fine di lanciare e far conoscere questo mondo, ho messo a disposizione un mio collaboratore che, sotto prenotazione dal sito web https://mema-projects.com/visita-il-centro-comunale-di-cultura-nel-metaverso), ovviamente tutto gratuito, fornirà tutto il supporto e l’assistenza per entrare nel Metaverso e sarà lì presente per dare il benvenuto e fare un tour guidato”. La mostra è stata realizzata grazie al contributo della Regione Piemonte e della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria e alla disponibilità e cortesia dei prestatori delle opere.


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