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È morto l'artista Enrico Colombotto Rosso, aveva 87 anni - Prime testimonianze - Funerali venerdì

Martedì pomeriggio, all'ospedale di Casale, si è spento Enrico Colombotto Rosso. Il noto artista era nato il 7 dicembre 1925 a Torino, aveva 87 anni. Il rosario verrà recitato nella chiesa di Camino, dove il pittore abitava da tempo in via Serra 72, giovedì alle ore 20 in parrocchiale, mentre le esequie verrano celebrate venerdì alle ore 10 sempre in parrocchiale. Tumulazione al cimitero di Camino. Lascia il fratello gemello Edoardo. La notizia è stata diffusa da Gaetano Giacomelli, presidente della Fondazione Colombotto Rosso, nata nel 1997 con rogito notarile in ambito regionale. La Fondazione darà vita ad una casa museo nell'abitazione-studio dell'artista a Camino. Sue opere si trovano esposte a Villa Vidua di Conzano, al museo di Pontestura e al Municipio (sala del Consiglio ) di Camino. Enrico Colombotto Rosso è stato il maestro del Palio d'Asti 2004, vinto dal Borgo Torretta. "Si perde un grande artista e un uomo di grande generosita'. Ciao ENRICO, cittadino onorario", questo il commento postato in facebook del sindaco di Conzano Emanuele Demaria. Altra testimonianza da Annita Rosso: “L’Associazione Amis d’la Curma perde lo storico e generoso Presidente del Concorso di Pittura Omaggio a Morbelli; io personalmente l’uomo di cultura, generoso e arguto, un signore d’altri tempi”. Il commento del critico casalese Giorgio Panelli: "Scompare uno dei più interessanti artisti Italiani del secondo novecento , un maestro che ha conosciuto le avanguardie internazionali del dopoguerra Frequentando Max Ernst , Leonor Fini e molti altri artisti storici nazionali , il meglio della cultura visiva torinese dagli anni '50 con la galleria Galatea dove esposero i migliori surrealisti mondiali e il gruppo torinese dei Surfanta. Ma anche un maestro che ha voluto bene alla terra monferrina scegliendo Camino come dimora dalla fine anni Settanta e partecipando attivamente alla vita culturale del luogo con grandissime mostre a Villa Vidua di Conzano dove esiste anche una collezzione significativa, Casale Monferrato, Pontestura dove ha lasciato più di 150 opere storiche che formano una collezione museale unica, ed un patrimonio umano infinito di amici ed estimatori. Nell'opera dell'artista lo spazio della vita deforma ma a volte addolcisce i segni del tempo che vengono raccolti con percezzione straordinaria plasmando i corpi sino a spogliarli della loro supeficialità, penetrati nelle loro debolezze. E' un grido di dolore che implode sino ad una scarnificazione che si trasfigura in sensibilità lirica assoluta. Oltre a mancare a noi artisti e critici come esempio di raffinatezza colta e forza creativa ineguagliabile mancherà come uomo ed amico ironicamente e spavaldamente vero come il suo gesto imprevedibile e profondo". Fondamentale è stata la grande antologica del 2000 che la Regione ha dedicato a Colombotto Rosso alla Sala Bolaffi di via Cavour a Torino. Tra gli estimatori il noto critico Vittorio Sgarbi che in tutte le collettive da lui recentemente organizzate ha dato ampio spazio all'artista monferrino.

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Veronica Spinoglio

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