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Con produttori ed esperti del settore

I cambiamenti climatici e il futuro della Nocciola del Piemonte

Tanti temi affrontati alla Mostra Mercato alla Piagera di Gabiano

Il taglio del nastro della Mostra Mercato della Nocciola del Piemonte

"Annata media” per la corilicoltura alessandrina. L’inverno mite ha fatto la differenza ma, nelle ultime settimane, le piante sono andate in sofferenza. Se ne è parlato sabato scorso alla Piagera di Gabiano in occasione della XX Edizione della Mostra Mercato della Nocciola Piemonte. “I presupposti erano per un bilancio decisamente migliore ma, l’andamento climatico e una cascola abbondante, hanno portato a risultati non del tutto soddisfacenti – hanno spiegato i relatori Coldiretti Alessandria durante il convegno. “Dopo l’esigua produzione del 2021, le ottime premesse e le aspettative di ‘carica’, grazie anche ad una limitata presenza di cimiciato e ad un clima ideale al momento della fioritura, avevano accompagnato i corilicoltori sino a qualche settimana fa, quando, anche il nocciolo, dopo aver resistito meglio di altre piante, ha avuto un tracollo causato da troppi mesi di siccità e da un’impollinazione insufficiente – è stato spiegato. 

“La priorità è puntare, sempre più, alla ricerca e ad un miglioramento delle rese, remunerativo per chi coltiva e sostenibile per chi produce. - ha affermato il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco. - Sicuramente dobbiamo essere preparati a contrastare gli sfasamenti climatici e a convivere con gli effetti della siccità, ma è innegabile che nel Monferrato, la coltivazione del nocciolo sia una realtà capace di garantire opportunità di impiego e reddito, migliorando l’ambiente e il paesaggio, grazie, anche, agli accordi filiera con la Novi-Elah-Dufour. La Tonda Gentile è la migliore nocciola al mondo e la qualità resta l’arma vincente per essere competitivi. In Piemonte, la produzione viene svolta secondo i migliori standard, in netta contrapposizione alla nocciola coltivata all’estero (spesso in condizioni di sfruttamento) e garantisce un importante livello di occupazione stagionale”. 

Al tavolo dei relatori, anche il Responsabile corilicolo Coldiretti Alessandria Alberto Pansecchi e il direttore dello stabilimento di Cortemilia per la “Nocciole Marchisio”, Stefano Grosso. Si è così parlato di produzione mondiale (1.250.000 tonnellate, al 70% turca con l’Italia che si piazza al secondo posto) e della superiorità organolettica dell’Italia. A sottolineare come la provincia di Alessandria sia destinata – a diventare il punto qualitativamente più alto della corilicoltura piemontese – è stato l’agronomo Pansecchi. - Fondamentale, però, - ha aggiunto - fare in modo che nessuno possa introdurre varietà estranee al territorio piemontese. Dal punto di vista tecnico, in futuro saranno importantissime le concimazioni e dovrà essere sempre maggiore l’attenzione posta alla qualità dell’impollinazione”. 

Infine, attenzione ai progetti di filiera alla luce del fatto che, nel 95% dei casi, il consumatore non acquista nocciole, ma prodotti a base o con nocciole presenti. Al taglio del nastro, accanto al sindaco Domenico Priora e il presidente dell’Unione dei Comuni Valcerrina Fabio Oliver, oltre a numerosi amministratori del territorio, al Presidente della Cooperativa Monferrato Frutta Giovanni Brusasca e al Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Bianco.


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