Articolo »

  • 10 ottobre 2008
  • Casale Monferrato

Ancora di salvezza per la Siltal. La Regione propone aiuti ad hoc per il freddo passivo

È ormai un’altalena di speranze e delusioni, un tira e molla senza fine, un rincorrersi di conferme, promesse, smentite, progetti industriali futuribili per prodotti che si dice sarebbero destinati a rinnovare radicalmente il settore del freddo e magazzini vuoti, linee produttive per banali frigoriferi che restano inchiodate, operai a casa ad aspettare una cassa integrazione che l’azienda non è in grado di versare... E mentre mercoledì a Roma le organizzazioni sindacali discutevano come procedere per far recuperare il recuperabile a Casale il minivertice convocato dal vicesindaco Gianni Crisafulli e dall’assessore al Lavoro Fabio Lavagno sembra ancora una volta offrire un’ancora di salvezza algruppo di Caraffini, ormai davvero sull’orlo del baratro. All’incontro ha preso parte l’assessore regionale Andrea Bairati che ha ascoltato progetti e proposte dell’azionista di maggioranza Gabrio Caraffini e dell’amministratore delegato Evasio Novarese. «Caraffini ha rassicurato circa la disponibilità dei dieci milioni di euro necessari per la ricapitalizzazione. Ci sono segnali positivi rispetto alla vendita del pacchetto azionario», spiegano Lavagno e Crisafulli. «Inoltre metterà sul piatto altri immobili nella zona di Brescia e a Cassino per recuperare la liquidità necessaria». Questo per quanto riguarda la proprietà. Sul fronte pubblico la novità più importante è relativa alla costituzione di un tavolo tecnico regionale, entro i prossimi dieci giorni, allo scopo di studiare una misura specifica per intervenire a favore di Siltal e fare sì che investimenti sulla nuova linea produttiva possano finalmente partire. E l’innovazione rappresentata dal freddo passivo da progetti diventi realtà, l’unico percorso in grado di dare fiducia per il mantenimento dell’occupazione. resta però sempre il problema tempi La misura dovrà comunque deve essere vagliata da una commissione europea a Bruxelles perché non si possono concedere aiuti alle aziende salvo, che per i settori dell’innovazione e dell’Ambiente. Lo snodo sta proprio qui, visto che il progetto del freddo passivo sarebbe in grado di coniugare i due aspetti, quello dell’innovazione e quello di un maggiore rispetto dell’ambiente, con vantaggi dal punto di vista del contenimento del dispendio energetico. Certo che resta sempre il problema dei tempi, che nessuno a quanto pare è in grado di valutare, ma che rischiano di essere eccessivamente lunghi, col risultato che la cura rischierebbe di arrivare quando il malato è già morto da un pezzo. E proprio per questo Bairati si è impegnato a fare approfondimenti rispetto agli istituti di credito, e dare così fiato al progetto di Siltal. Faccenda non da poco in un momento in cui si parla di recessione e in cui le banche tendono a rischiare il meno possibile. Intanto l’azienda prosegue cercando di far conoscere la propria proposta e il freddo passivo sarà presentato - ha annunciato Caraffini - in uno stand che verrà allestito al Salone del gusto a Torino. Massimiliano Francia

Profili monferrini

Questa settimana su "Il Monferrato"

Lorena Balbo

Lorena Balbo
Cerca nell’archivio dei profili dal 1871!