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Casa Carisio
A Cella Monte un ostello con 14 letti per turisti
Lavori pressochè conclusi, presto ci sarà l’inaugurazione

Un ostello di quattro piani con zone comuni per soggiorno e colazioni, tre camere da letto con annessi bagni esclusivi per complessivi 14 posti letto. E’ la struttura che ha realizzato il Comune di Cella Monte e che sarà inaugurata prossimamente. Spiega il progettista dei lavori Gianni Ottone: «L’amenità dei luoghi e la presenza del sito UNESCO hanno visto costantemente crescere il numero di presenze per le visite agli infernot, alla sede dell’Ecomuseo e quale punto tappa di percorsi naturalisti. I fruitori sono gruppi di giovani, famiglie e sempre di più turisti stranieri.
Sulla base di questa valutazione l’Amministrazione Comunale di Cella Monte, a partire dal 2019, ha avviato un ampio progetto di riqualificazione del complesso edilizio denominato “Palazzo Carisio”, già di proprietà comunale, posto all’interno del centro storico, che si compone di due distinti fabbricati affacciati su una corte comune, con accesso da vicolo Carisio».
Un primo lotto di lavori, appena ultimato, finanziati in parte con fondi propri e con il sostegno della Regione Piemonte, su progetto del Geom. Gianni Ottone e dell’Arch. Chiara Natta, ha visto la realizzazione di una struttura turistico-ricettiva avente caratteristica di Ostello che consente di offrire ai visitatori, studenti, famiglie e gruppi la permanenza in Monferrato per più giorni, per la visita guidata ai siti dell’UNESCO e a i percorsi didattici proposti dall’Ecomuseo della Pietra da Cantoni, che a Cella Monte ha la propria sede istituzione e operativa. La struttura edilizia, i cui lavori sono stati realizzati dall’impresa Ottaviano di Torino, ha mantenuto le caratteristiche costruttive dei luoghi, con facciate in Pietra da Cantoni e soffitti in mattoni a vista, ma è stata completamente rinnovata nelle finiture e impianti, funzionali alla nuova destinazione d’uso. Commenta il sindaco Maurizio Deevasis: «La Regione, tramite l’assessore Parigi e il consigliere Ravetti, aveva concesso un contributo a fondo perduto di 250.000 euro per realizzare l’Ostello, poi il Comune accese un mutuo di 100.000 euro. Occorre adesso sistemate il cortile e la cantina sotto la quale c’è un infernot, daremo in gestione la struttura che, al primo piano, ospita anche una stanza matrimoniale».
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