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  • 22 febbraio 2013
  • Casale Monferrato

Buzzi Unicem 2012. L’estero è trainante

Il Consiglio di Amministrazione di Buzzi Unicem ha preso in esame e resi noti i risultati preliminari dell’esercizio 2012 del gruppo: • vendite cemento 27,3 milioni di tonn. (- 3,4% sul 2011) • vendite calcestruzzo 13,6 milioni di mc. (- 9,5%) • ricavi netti 2.813 milioni di euro (+ 0,9%) • indebitamento netto a fine 2012 : 1.125 milioni di euro (contro 1.143 milioni di fine 2011). Il miglioramento della posizione finanziaria netta è stato ottenuto grazie al flusso dell’attività operativa, al controllo degli investimenti industriali ed alla prudente politica dei dividendi, nonostante gli acquisti di partecipazioni abbiano richiesto un esborso di oltre 70 milioni. Il CdA ha inoltre avviato la procedura di acquisto residuale di azioni Dyckerhoof dagli azionisti di minoranza, attraverso il cosiddetto squeeze out. La relazione del CdA di Buzzi Unicem illustra puntualmente la situazione della domanda industriale e del settore cemento nei Paesi in cui il gruppo multinazionale casalese opera. Vediamo la parte generale di questa analisi, rinviando alla parte al nostro magazine di economia di marzo il dettaglio riguardante le diverse regioni mondiali. In Italia si è verificata un’altra contrazione della domanda interna e la produzione industriale ha continuato a diminuire, lasciando nel settore cemento ampi e crescenti margini di capacità produttiva inutilizzata. Negli USA una certa ripresa degli investimenti in edilizia residenziale e l’ottimo andamento del settore estrazione shale gas hanno contribuito all’espansione del prodotto interno. Nei paesi dell’Europa Centrale, dopo un primo trimestre caratterizzato da un clima piuttosto rigido, l’economia ha patito il crescente contagio proveniente dalle zone più deboli dell’UE, che ha causato un rallentamento dell’attività edilizia; in ogni caso si tratta di mercati in cui il la domanda di materiali edili ha raggiunto la fase di maturità. In Europa Orientale abbiamo assistito ad un nuovo record dei consumi di cemento, mentre una pausa della domanda si è manifestata in Ucraina e soprattutto in Polonia, venuta meno l’azione degli investimenti per il completamento delle opere infrastrutturali collegate ai Campionati Europei di calcio. La Repubblica Ceca ha proseguito nel suo programma di austerità e consolidamento del bilancio pubblico, che si riflette nella difficoltà del settore costruzioni. Favorevole è stata l’intonazione delle vendite in Messico, favorite dalla crescita economica e dalla spesa pubblica associata alle elezioni federali e statali, soprattutto nel primo semestre. Il CdA, inoltre, in qualità di azionista di maggioranza della controllata tedesca Dyckerhoff AG (1.603 milioni di fatturato consolidato 2012), con una partecipazione al capitale sociale pari al 96,64%, ha deliberato di avviare la procedura che consente di esercitare il diritto di acquisto di tutte le residue azioni ordinarie e privilegiate detenute dagli azionisti di minoranza. Tale procedura, ai sensi della normativa tedesca, dovrà essere deliberata dall’assemblea degli azionisti Dyckerhoff AG, che potrebbe tenersi nel mese di luglio. In conformità agli obblighi di legge, Buzzi Unicem offrirà un adeguato corrispettivo in contanti per ogni azione ordinaria e privilegiata Dyckerhoff, sulla base di un parere preparato da un esperto contabile. La congruità di tale corrispettivo sarà verificata dal perito selezionato e nominato dal tribunale competente. L’intera procedura potrebbe concludersi con il delisting, cioè con la cancellazione del titolo Dyckerhoff dalla quotazione in borsa.

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Emanuela Pastorelli

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