Articolo »

  • 10 maggio 2020
  • Casale Monferrato

Ciclismo

Gli Under 23 della LAN Service Zheroquadro tornano di nuovo in sella

Dopo il decreto ministeriale del 26 aprile le società piemontesi possono riprendere ad allenarsi su strada

Il Decreto ministeriale dello scorso 26 aprile ha rappresentato la vera svolta per il ciclismo: dal 4 maggio, infatti, i professionisti e i dilettanti Under 23 di interesse nazionale possono finalmente allenarsi lungo tutto il territorio italiano, nonché utilizzare i velodromi e tutte le strutture federali, in modo da poter programmare una preparazione funzionale alla ripresa dell’attività agonistica. Anche agli amatori è stato concesso di tornare nuovamente in sella per svolgere attività motoria – se pur solo entro i confini regionali – abbandonando così il ciclismo virtuale su rulli.

In Piemonte, tra le poche società con le carte in regola per beneficiare dello sblocco nazionale degli allenamenti, oltre ai professionisti torinesi della Androni Giocattoli-Sidermec (attualmente massima espressione del ciclismo italiano, in coppia con la Bardiani CSF Faizanè), ci sono gli Under23 casalesi della LAN Service-Zheroquadro, freschi di invito a partecipare al prossimo Giro d’Italia di categoria.

Il team manager Gianni Pederzolli ci tiene a sottolineare come questo sia innanzitutto un “premio alla costanza dimostrata dai ragazzi, che non hanno esitato ad adeguarsi alle normative federali e governative soffocando il loro desiderio di sfrecciare all’aria aperta. Adesso, avere la possibilità di sfruttare tutti i tipi di percorsi favorirà una preparazione mirata che l’attività indoor sui rulli non può dare: cambiano infatti l’attrito, l’inerzia e il comportamento della bicicletta”.

Un team con uno staff di prim'ordine e con sponsor appassionati e presenti, spesso espressione del territorio casalese. L’ultima immagine del team è il 13° posto in volata di Stefano Frigerio in Toscana a fine febbraio, quando ancora i motori erano in fase di rodaggio. Poi, il black out. In questo difficile momento, tra gli addetti ai lavori c’è chi ha pensato di mollare tutto e purtroppo anche chi è stato costretto a farlo. Inoltre, voci di corridoio danno alcuni tra i maggiori team italiani della categoria quasi desiderosi di fermarsi e rifondare nel 2021, perché oberati da spese gravose.

Ma l’ottimismo di Pederzolli porta a guardare avanti, anziché recriminare su un passato ormai alle spalle: “Potremmo provare a far partire il ciclismo quanto prima con delle gare a cronometro, che non prevedono gruppi compatti di atleti e mantengono il necessario distanziamento, per poi dedicarci alle corse prestigiose che ci attendono in una stagione che per forza di cose sarà super compressa”. A partire dal Trofeo internazionale città di Brescia a luglio, passando poi per il GP Capodarco nelle Marche, per il Giro di Romagna e il Giro d’Italia tra agosto e settembre. “Senza dimenticare di valorizzare la nostra provincia provando a vincere il challenge Bassa Valle Scrivia, sfiorato l’anno scorso proprio da Stefano Frigerio, o il challenge lomellino Terre del Riso, che ci ha visto sempre sul podio”.

 

Nella foto (di Valerio Pagni) Frigerio  in primo piano con alle spalle Tommaso Rosa


Profili monferrini

Questa settimana su "Il Monferrato"

Silvio Morando

Silvio Morando
Cerca nell’archivio dei profili dal 1871!