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  • 22 ottobre 2024
  • Murisengo

Poesie

Il libro “Donne Acide” è un viaggio nell’inconscio

Della murisenghese Virginia Buffa

Virginia Buffa è l'autrice del libro

È disponibile su Amazon Self Plushing la nuova raccolta poetica dal titolo “Donne Acide” della murisenghese Virginia Buffa, giovane scrittrice indipendente che, dal 2020, si occupa di divulgazione letteraria sulla sua pagina Instagram @eternamentetoska.

Dopo la raccolta poetica d’esordio intitolata “Eternamente Toska”, “Donne Acide” segna un nuovo traguardo nel vertiginoso viaggio che si allunga nei meandri più oscuri e inesplorati dell’inconscio e dell’umano sentire. Centocinque pagine, presto anche per Kindle, per mettere in versi l’acida essenza dell’autrice, dalle radici più profonde al presente. Un lungo cammino, mano nella mano, verso la ricerca di sé stessa, per ritrovarsi e per ritrovare le parti rimaste ancorate al passato. A scandirne i passi, ci sono malinconia e nostalgia, fame di novità, di giustizia e di vita, femminilità, lunghe attese e desiderio. Una raccolta poetica aspra, sensibile e persuasiva, da attraversare con scarpe antinfortunistiche e  in cui ogni donna si potrebbe ritrovare.

Dal 2020, Virginia scrive poesie in un contesto lontano dai social, rispetto ad una passione che sta diventando, a poco a poco, professione. “Sono una persona molto riservata, cerco sempre di darmi e rispettare un certo equilibrio” ci racconta; “tengo molto alla mia salute mentale e spesso mi isolo per fare un po’ di detox dalla vita sociale. Amo stare a contatto con la natura e gli animali; così facendo, riesco a ricollegarmi alle mie radici più profonde e a respirare a pieni polmoni”. E in un tempo scandito da ritmi veloci, digital, social e messaggi smart, la poetica sembra trovare nuovi spazi espressivi, quelli essenziali, ma profondi, disegnati con la delicatezza dell’anima e col calore del cuore. Partendo dal suo vissuto e con un’attitudine verso le fragilità conosciute, Virginia ha trovato nuova linfa propulsiva per un riscatto esteso al mondo, ovvero, a tutte quelle persone inconsuete, che arricchiscono di variegati cromatismi le policromie tangibili e intangibili del mondo. 

Ecco, una delle sue poesie:  “Lenzuolo limpido, acqua e sale, qualche tappo di bottiglia e qualche sandalo abbandonato. Raggi che sfiorano la mia pelle zigzagando tra l’inchiostro e i nei. Onde che cullano il mio esile corpo,costole di seta, lentiggini nomadi e la mia pace che vale più di ogni guerra” .


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