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A Casale Monferrato
Alluvione del 2000: gli eventi per ricordare quel tragico ottobre
Memorie e testimonianze mercoledì 22 ottobre a Oltreponte e al Municipale
Alluvione: un capitolo lungo un quarto di secolo, un arco cronologico a ritroso nel tempo che va all’ottobre del 2000. Una vera catastrofe: così a caratteri cubitali titolava "Il Monferrato" del 20 ottobre 2000. Un bilancio tremendo: migliaia di sfollati, case e strade invase dal fango, eeconomia in ginocchio, industrie e negozi devastati, danni all’agricoltura. Ed esplose la rabbia della gente per i ritardi negli interventi dopo l’alluvione del 1994.
Il nuovo millennio, all’anno zero, è dunque ricordato per questa tragedia. La Città di Casale Monferrato, per ricordare quei drammatici momenti, promuove una serie di appuntamenti per rendere omaggio all’impegno di chi, con dedizione e coraggio, contribuì alla gestione dell’emergenza e alla successiva ripresa. Eventi che si terranno al Municipale.
Il programma, che ha già visto un preludio con la traversata del Po fino a Mantova nei primi giorni del mese, si aprirà mercoledì 22 ottobre alle ore 10 al Teatro Municipale, con la tavola rotonda “Alluvione 2000 – Memorie e testimonianze”, che vedrà la partecipazione degli amministratori con i tecnici, volontari e cittadini che vissero in prima persona gli eventi di allora, offrendo un momento di riflessione collettiva sul valore della memoria e della prevenzione.
A seguire, alle ore 12 in via Adam, sarà l’installazione fotografica permanente all’aperto con le gigantografie tratte dal catalogo “Un Po di Piemonte. Identità del fiume attraverso il territorio piemontese” di Pier Paolo Viola, un percorso visivo che racconta il legame profondo tra il Po e le comunità che ne abitano le rive. Il percorso fotografico proseguirà con l’omonima mostra, inaugurata nel Torrione del Castello del Monferrato, proponendo fino al 30 novembre un’ulteriore selezione di immagini.
Le celebrazioni si concluderanno giovedì 23 ottobre alle ore 21,sempre al Teatro Municipale, con il concerto della Fanfara della Brigata Alpina Taurinense: un momento musicale aperto alla cittadinanza per condividere, attraverso la musica, il ricordo e la solidarietà di allora.
Commenta il sindaco Emanuele Capra: «Ricordare l’alluvione del 2000 significa rendere omaggio a una comunità che seppe reagire unita e solidale in un momento di grande difficoltà. Quelle giornate hanno segnato profondamente Casale e tutto il Monferrato ma hanno anche mostrato la forza e la generosità dei cittadini, dei volontari e delle istituzioni. È nostro dovere mantenere viva la memoria di quegli eventi per costruire un futuro più sicuro e consapevole».
Aggiunge il presidente del Consiglio Comunale Giovanni Battista Filiberti: «Queste iniziative rappresentano non solo un atto di memoria, ma anche un’occasione di riconoscenza verso chi allora intervenne con prontezza e spirito di servizio. È importante trasmettere questa memoria anche ai più giovani, che non hanno vissuto direttamente quei giorni ma fanno parte di una comunità che ha superato, unita, tale difficoltà. Conoscere ciò che è accaduto significa condividere un patrimonio di valori civici e di solidarietà che appartiene a tutti, e che deve essere conservato e tramandato. Ricordare significa anche rinnovare l’impegno a preservare il territorio e a promuovere una cultura della prevenzione e della responsabilità collettiva».
«La ricorrenza dell’alluvione del 2000 è un’occasione per riflettere sul passato e guardare al futuro con speranza e determinazione». La sezione della Lega di Casale Monferrato che commenta e aggiunge: «Ci uniamo al sindaco per ricordare quei giorni difficili e per esprimere gratitudine verso gli operatori e i volontari che hanno lavorato instancabilmente per aiutare la comunità. Non dimentichiamo le lezioni del passato e continuiamo a lavorare per garantire la sicurezza e il benessere del territorio. Il fiume - aggiunge la Lega cittadina - un tempo visto come una minaccia, è oggi un luogo di incontro e di attività per la cittadinanza. Questo è un segno di come la comunità possa crescere e prosperare nonostante le difficoltà. Speriamo che il territorio possa continuare a vedere nel fiume un bene prezioso e non un pericolo, e che la comunità possa continuare a lavorare insieme per costruire un futuro più sicuro e più prospero per tutti».
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