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La proposta

Legambiente: «A Casale Monferrato un centro di ricerca per l’energia solare»

La richiesta alla Regione Piemonte

Il DTT a Casale non si farà (la pietra “tombale” è stata messa con la sentenza dal Consiglio di Stato sul Centro Enea di Frascati, proprio alcune settimane fa) ma i fondi che la Regione Piemonte aveva accantonato per partecipare al progetto potrebbero servire per un’altra importante iniziativa.

In questi giorni Legambiente Verdeblu Casale Monferrato, Comitato di vigilanza sul nucleare, Legambiente del Vercellese, Pro Natura Piemonte hanno scritto una lettera alla Regione Piemonte (in primis il presidente Sergio Chiamparino), al Comune di Casale Monferrato e all’Università del Piemonte Orientale: «Il 23 gennaio scorso, su proposta della Giunta, il Consiglio Regionale ha approvato una deliberazione, con la quale - al fine di partecipare all’avviso pubblico di ENEA per il sito in cui insediare la macchina radiogena DTT - ha deciso di avviare “un procedimento che comporterà un onere a carico della Regione Piemonte di almeno 25 milioni di euro, più ulteriori altri oneri”, impegnandosi ad adottare i provvedimenti necessari «al fine di garantire la copertura finanziaria dell’impegno da assumere nel limite massimo di 35 milioni di euro».

Comitati e associazioni «hanno fatto presente al presidente Chiamparino e all’assessore De Santis - che li hanno ricevuti nella sede di piazza Castello il 24 gennaio - i motivi per cui ritenevano opportuno che la Regione, anziché stanziare decine di milioni di euro per partecipare al bando per l’insediamento di un impianto nucleare sperimentale, utilizzasse altrettante risorse per nella ricerca e nella sperimentazione per il miglior utilizzo dell’energia solare (la fusione nucleare che «c’è già») e, in ogni caso, nel settore delle energie davvero pulite e rinnovabili».

«Avendo l’ENEA, nello scorso mese di aprile, deciso di insediare la macchina radiogena DTT nel proprio sito di Frascati, anziché in Piemonte a Casale Monferrato, la Regione Piemonte non spenderà nulla per l’insediamento di questo impianto nell’area di Casale Monferrato, liberando così le risorse all’uopo predisposte».

Comitati e Associazioni ambientaliste - come già proposto al presidente Chiamparino e all’assessore De Santis nel corso dell’incontro - con questa lettera hanno chiesto alla Regione Piemonte di utilizzare le risorse inizialmente previste per insediare in Piemonte la macchina radiogena DTT:

- per avviare, invece, un procedimento per insediare in Piemonte (preferibilmente a Casale Monferrato) un centro di ricerca e sperimentazione per un migliore sfruttamento dell’energia solare e per l’efficientamento energetico;

- per costituire un comitato scientifico - costituito da delegati della Regione Piemonte, da docenti dell’Università del Piemonte Orientale (Dipartimento di Scienze e Innovazione Tecnologica) e da rappresentanti degli scriventi Comitati e Associazioni ambientaliste - con il compito di definire le linee di ricerca.

Per questi motivi hanno chiesto un incontro al presidente della Giunta Regionale, agli assessori competenti e ai capigruppo del Consiglio Regionale.


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Silvio Morando

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