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Un piano con tante proposte per valorizzare il territorio

Nuove Frontiere: una "Fondazione per il Monferrato"

L’associazione ha dato alle stampe un libro che sarà presentato a settembre

L’associazione Nuove Frontiere, in questi giorni, ha dato alle stampe un libro che ha parecchie ambizioni: fornire «un piano complessivo a breve/medio/lungo termine, per la rinascita motivazionale, prospettica e del prestigio di Casale e del Monferrato, con benefici economici, turistici e nella qualità della vita dei suoi abitanti».

Già perché economia, promozione turistica e qualità della vita vanno di pari passo: negli ultimi mesi alcune iniziative (Laboratorio Monferrato, ma anche il Laboratorio Imprese di Casale) hanno affrontato le diverse questioni tenendo presente proprio questo concetto. Non si può parlare di rilancio turistico se non si bada anche alla qualità della vita ma soprattutto all’economia e alla ricchezza di un territorio.

Ma andiamo oltre. Nella premessa si legge: «Casale deve puntare a svolgere un ruolo di leadership nella diffusione di una omogenea identità comunitaria e territoriale fondata storicamente e culturalmente, motivandola fortemente con continuità e con un approccio multidisciplinare e diversificato». Che in parole povere significa riacquistare l’orgoglio monferrino!

Solo parole? No. Nelle circa cento pagine del libro si trovano proposte precise per mettere in pratica questo orgoglio: marchio di identità comunitaria e territoriale “Monferrato”; percorso di studi storici sul Monferrato; una sede dell’Archivio Storico di tutto il Monferrato; valorizzazione dell’identità storico- culturale del Monferrato; istituzione di un premio “Cavaliere del Monferrato”... Tutto questo dal punto di vista culturale per poi arrivare al cuore e alla regia: l’istituzione di una “Fondazione per il Monferrato” «sul modello di quelle americane il cui scopo sia soprattutto di catalizzare tutte le risorse potenzialmente disponibili sul territorio, siano esse pubbliche o private». Una fondazione non in competizione con quelle bancarie «ma anzi facendole partecipare: sono ormai numerosi anche in Italia i modelli di fondazioni delle comunità locali che si sono costituite e sono operative, citando per affinità socioculturale e storica con noi, quella della comunità mantovana».

Nuove Frontiere va anche oltre, ponendo nuovamente l’attenzione sulla Provincia di Monferrato: «Intensificare i rapporti con Vercellese e Chivassese per creare una provincia federata con Vercelli e Chivasso. Ovviamente trattando in condizioni paritetiche e di estremo reciproco rispetto. Il processo in questo caso partirà dal basso e avverrà in modo graduale e consensuale, assimilato e condiviso e vissuto senza traumi e particolare contrapposizioni. Si perverrà ad uno o più referendum popolari come prevedono le norme e relative delibere consigliari di adesione. Le sedi delle istituzioni provinciali saranno equamente distribuite tra Casale, Vercelli e Chivasso, finalmente cesseranno gli attuali aridi campanilismi e le acerrime rivalità tra Casale e Alessandria, la quale nella migliore delle ipotesi ignora Casale ma certamente non l’ha mai favorita quando non l’ha boicottata».

Secessionismo quindi? «No. Solo coloro che sono in malafede o con i paraocchi possono non essersi accorti che è in corso una sorta di “alessandrinizzazione” del Monferrato e presto di questo passo il Monferrato sarà conosciuto al di fuori dei suoi confini come Monferrato alessandrino».

Anche, e soprattutto questa, è una prova d’orgoglio di Casale e del Monferrato: «Fare una nuova provincia non provocherà oneri e costi aggiuntivi, ma favorirà la visibilità e l’identità del Monferrato».

Insomma Casale il Monferrato potrebbero essere valorizzati solo attraverso una nuova organizzazione e coordinamento di enti e strutture che finora hanno lavorato individualmente senza una precisa regia. Negli ultimi dieci anni si è assistito ad un lento e graduale sgretolamento e indebolimento della leadership monferrina incapace di reagire a chi ha utilizzato il nostro territorio per fini propri. In alcuni casi queste azioni sono state anche favorite.

Nuove Frontiere, con questo libro, vuole aprire il dibattito tracciando una strada che, se percorsa, porterà solo vantaggi. Proposte mirate rivolte in particolare agli enti pubblici (in particolare il Comune di Casale e l’Associazione dei Comuni del Monferrato, l’Ecomuseo, il Parco del Po e il Sacro Monte di Crea...) ma anche ai privati che auspicano una netta inversione di rotta.

Il libro sarà presentato mercoledì 4 settembre alle ore 21 alla Manica Lunga del Castello di Casale Monferrato; da questa data sarà messo in vendita al prezzo di 2 euro (da Coppo, Labirinto, Mondadori), cifra che va a coprire i reali costi della pubblicazione.


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Silvio Morando

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